La Buona Notizia di oggi riguarda una recente sentenza della Corte Suprema americana.
Ricordiamo ai Lettori, che in USA la questione della libertà di coscienza , e quindi dell’obiezione di coscienza, è considerata nell’ambito della libertà religiosa.
Quindi, laddove la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che è incostituzionale per lo Stato a trattare le chiese e altre organizzazioni religiose peggio di tutti gli altri semplicemente perché sono religiosi, significa che la Corte ritiene incostituzionale che la legge positiva discrimini chi – per esempio – crede che la vita umana sia sacra o che la famiglia sia solo quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Inoltre, questa sentenza garantisce una parità di trattamento tra le scuole e gli enti di formazione religiosi e laici, quindi dà sostanza alla libertà di educazione dei genitori.
Alliance Defending Freedom ha chiesto parità di trattamento per le persone di fede. E la corte ha ribadito che il governo non può discriminare le persone di fede.
Gli attacchi contro le persone di fede e le organizzazioni religiose, negli USA come qui in Europa, sono particolarmente virulenti: agli imprenditori cristiani si impone di favorire la propaganda LGBT, agli operatori sanitari pro-vita si impone di praticare aborti a pena di perdere il posto di lavoro, ai predicatori viene imposto di tacere sulle questioni di morale sessuale descritte dalla Bibbia.
Con questa sentenza, in America, la Gaystapo e gli “Squadroni della morte” pro aborto ed eutanasia, avranno le armi un poco spuntate...
Redazione
Fonte: LifeSiteNews
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