La Buona Notizia di oggi è che vi sveliamo il segreto del successo. Anzi: ce lo svela con la sua ironia e col sorriso un grande autore d’altri tempi.
... Altri tempi?
Carlo Alberto Salustri, in arte Trilussa, è un noto poeta romanesco vissuto tra la fine dell’800 e la prima metà del ‘900. La sua vena satirica è quanto mai attuale. Ma non sappiamo dire, invero, se sia il Trilussa ad essere moderno, o sia l’uomo, con le sue debolezze, ad essere sempre lo stesso.
La cornacchia libberale
Una cornacchia nera come un tizzo,
nata e cresciuta drento ‘na chiesola,
siccome je pijo lo schiribbizzo
de fa’ la libberale e d’uscì sola,
s’infarinò le penne e scappò via
dar finestrino de la sacrestia.
Ammalappena se trovò per aria
coll’ale aperte in faccia a la natura,
sentì quant’era bella e necessaria
la vera libbertà senza tintura:
l’intese così bene che je venne
come un rimorso e se sgrullò le penne.
Naturarmente, doppo la sgrullata,
metà de la farina se n”agnede,
ma la metà rimase appiccicata
come una prova de la malafede.
– Oh! – disse allora – mo’ l’ho fatta bella!
So’ bianca e nera come un purcinella...
– E se resti così farai furore:
– je disse un Merlo – forse te diranno
che sei l’ucello d’un conservatore,
ma nun te crede che te faccia danno:
la mezza tinta adesso va de moda
puro fra l’animali senza coda.
Oggi che la coscenza nazzionale
s’adatta a le finzioni de la vita,
oggi ch’er prete è mezzo libberale
e er libberale è mezzo gesuita,
se resti mezza bianca e mezza nera
vedrai che t’assicuri la cariera.
Trilussa
A domani, con un’altra Buona Notizia!
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