Una conferenza sulla famiglia dal titolo ‘I nuovi diritti’ si è tenuta il 13 gennaio nell’aula magna di Casa Cini a Ferrara.
Ha aperto i lavori S.E. Mons. Luigi Negri e in qualità di relatore è intervenuto il magistrato, già senatore e deputato Pdl, Alfredo Mantovano.
Il rapporto Eurostat 2013 mostra un’Europa in via di estinzione: si fanno sempre meno figli e la “famiglia tradizionale” è decisamente in crisi. In Italia, poi, il tasso di fecondità è di 1,4 figli per donna, addirittura al di sotto della media europea. L’invecchiamento della popolazione è un problema serio che rischia di far implodere un sistema previdenziale e un Servizio Sanitario Nazionale già molto in crisi.
Mantovano ha detto che manca qualsiasi incoraggiamento alla formazione della famiglia, per colpa di politiche laiciste sbagliate: “È provato che all’interno del matrimonio vi sia una fecondità maggiore rispetto ad una convivenza. Un buon politico rilancerebbe la famiglia tradizionale perché in questo modo darebbe una prospettiva all’intera nazione”.
“La famiglia ora è come un edificio bombardato. La cosa ovvia sarebbe di andare a ricostruire solo laddove le bombe hanno fatto danni e non, come vogliono le teorie gender, andare giù di piccone distruggendo l’intero edificio per poi riedificarlo in maniera diversa”.
Quello che sta contribuendo alla demolizione di ciò che resta della famiglia, infatti, sono leggi come quella sul divorzio facile e sul divorzio breve, la fecondazione eterologa, la legge sul doppio cognome, e la riforma della legge sulle droghe.
C’è poi il propagarsi dell’ideologia gender nelle scuole pubbliche e nella società con complicità di sindaci e ministri.
“Siamo nel bel mezzo di una deriva laicista della società- ha osservato Negri- che ha attraversato anche molte formazioni politiche che si definiscono cattoliche ma che non agiscono in difesa dei valori cattolici”.
Che fare? Consapevolezza e mobilitazione. Dice Mantovano:“Occorre aderire ai movimenti per la famiglia ed essere ben attenti soprattutto nelle scuole laddove sono educati gli italiani di domani”.
Redazione
Fonte: L’Estense