“Sosteniamo gli sforzi dei legislatori lettoni per il riconoscimento del matrimonio come unione stabile di un uomo e di una donna" - sono le parole del Presidente della Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche in Europa (FAFCE), Vincenzo Bassi, in merito all'emendamento costituzionale presentato dal partito lettone Alleanza nazionale. Una proposta che, ieri mattina, con 47 voti favorevoli e 27 contrari, è stato consegnato alle commissioni del Saeima (Parlamento lettone).
L’ intento dell’emendamento è quello di specificare che la famiglia è una sola: quella formata da un uomo e una donna. Tutto questo perché, a novembre, la Corte costituzionale, aveva affermato che le coppie dello stesso sesso avessero gli stessi diritti di qualunque coppia etero. Di qui la proposta di Alleanza nazionale di chiarire il concetto di famiglia, come unione di un uomo e una donna, per impegnare lo Stato nel garantire più ampiamente i diritti dei minori.
Un altro motivo importante alla base di questa mossa politica, sono i dati pubblicati il 22 dicembre 2020 dall'Ufficio centrale di statistica lettone, che mostrano che il 21,6% della popolazione del paese era a rischio di povertà nel 2019 e che il tasso di povertà più alto, si riscontrava, soprattutto, tra le famiglie con figli a carico. Infatti, l'emendamento, sottolinea anche che lo Stato si impegna a fornire "assistenza speciale ai bambini con disabilità, ai bambini lasciati senza assistenza parentale o vittime di violenza."
Secondo Cornel Barbut, vicepresidente FAFCE, questa posizione è “il segno positivo di società democratiche vivaci e mature”; di qui l’auspicio che “il Parlamento lettone vada avanti in questa direzione”. Gli fa da eco Bassi, secondo il quale, questa pandemia “ha reso chiaro a tutti il ruolo generativo della famiglia” e che è “il momento giusto per i legislatori, di tutti i partiti politici, per riconoscere questo semplice fatto.”
Dunque, anche in Lettonia, il dibattito politico, sulla famiglia naturale si è fatto vivace: il momento di crisi economica attuale, ha evidentemente messo in risalto l’importanza di sostenere quella che è, da sempre, la cellula vivente della società, insostituibile, sul piano, umano ed economico e per questo, non paragonabile a qualunque altra “formazione sociale”, una consapevolezza profonda che in Lettonia, si intende mettere nero su bianco. Per questo inviamo i nostri migliori auguri ai nostri amici lettoni.