Vendola e il suo compagno vogliono un figlio? Non si scherza col futuro dei bambini: la famiglia non è un capriccio.
Il governatore della Puglia, Nichi Vendola non finisce mai di stupire. Anzi, a dire il vero non si smentisce mai. A quanto pare, dopo aver trascorso una romantica vacanza con il suo fidanzato, il grafico canadese Ed Testa, la coppia avrebbe esternato nuovamente il desiderio di avere un figlio, anzi più figli.
Non è una novità, del resto lo stesso Testa aveva dichiarato non molto tempo fa al settimanale Vanity Fair il suo sogno proibito: “Io e Nichi ci sentiamo piuttosto discriminati da uno Stato che non riconosce i nostri diritti, che quasi non ci vede, e che sembra troppo condizionato da una classe dirigente ipocrita e arretrata. Parliamo di stessi diritti per tutti. Noi vorremmo più di un figlio”.
Magari non ha capito che differenza c’è tra un diritto e un desiderio, il caro Ed. I figli si desiderano, ma non sono “oggetti” da amare, sono soggetti per cui sacrificare la vita. E il figlio che loro tanto vorrebbero sarebbe un orfano programmato di madre.
Bella prova d’amore, desiderare un figlio a cui vuoi radicalmente negare la mamma.
Malgrado questa bizzarra rivendicazione e gli sforzi dei deputati Sel per far approvare le unioni civili, Ed Testa e il suo compagno Nichi Vendola per ora dovranno rassegnarsi: in Italia la omogenitorialità, ed in particolare il rapporto tra la prole ed il genitore non consanguineo, non è legale, né è legale l’utero in affitto, che è l’unico modo per loro per avere un figlio geneticamente figlio vero di uno dei due (non di tutti e due!).
Capiamo che in una relazione del genere dopo anni si senta il bisogno di dare una scossa o movimentare la vita coniugale per “riaccendere la miccia”, ma Vendola e soci farebbero bene a ricordarsi che la famiglia non è un capriccio. Non si scherza col futuro dei bambini.
Luca Colavolpe Severi