“La cosa che mi dispiace di più nella mia vita è questo: se avessi potuto avere due figli, sarebbe stato molto bello” Queste sono le parole di Li Xiaolin, figlia del quarto Premier della Repubblica popolare cinese, Li Peng. Fu Li Peng che ordinò il massacro di Piazza Tiananmen nel 1989 per reprimere con la violenza le rivendicazioni dei studenti. Secondo “All girls allowed” (associazione che si batte per la difesa delle donne), Li Xiaolin ha vissuto una vita di successo, ed i suoi successi includono essere classificata n. 21 nel 2011, quando Forbes annunciò la lista delle donne asiatiche principali. Ma questo successo non può aiutarla nel suo più grande rammarico: il fatto che lei ha potuto avere un solo figlio. La signora Li, però, sa che non è l’unico con questo rammarico: “Questo è il rammarico di molte madri cinesi. ... Siamo la generazione che è stata sacrificata”. I commenti della signora Li di questa settimana hanno creato una grande attività on-line in Cina. “Gong”, un organo di stampa cinese, spiega l’importanza del rispetto della signora Li per la politica del figlio unico: “Lei assolutamente non poteva fare questo errore [di avere più di un figlio]. Suo padre le diceva sempre che lui era il leader di Cina, e se i bambini del leader non seguono seriamente [la politica del figlio], chi lo avrebbe fatto?” La politica del figlio unico colpisce le donne in modo diverso. Alcune sono spinte ad avere volontariamente un aborto, alcune sono costrette all’aborto e alcune sono multate pesantemente per avere più bambini, secondo “All Girls Allowed”. La signora Li non ha mai esperimentato queste atrocità ma la sua espressione pubblica di profondo rammarico dimostra che nessuna ricchezza o prestigio può far tacere il dolore che questa politica causa alle donne cinesi.
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di Heidi Miller