In occasione della XLIV Giornata per la vita si sono svolte e si svolgeranno diverse attività di sensibilizzazione per la "custodia della vita". Pro Vita & Famiglia ha predisposto una campagna di affissioni, un'altra edizione del "Dono per la vita" per le mamme in difficoltà (potete leggere una sintesi delle nostre attività qui ) e ricorda che la vita da custodire non è solo quella dei bambini nel grembo materno, ma anche quella delle persone malate, anziane, disabili, o comunque fragili che sono vittime della sempre più insidiosa mentalità eutanasica che la cultura della morte e dello scarto sta cercando di legalizzare in parlamento e con un referendum.
Il Movimento per la Vita sta facendo girare in rete un bel video messaggio per la custodia della vita nascente: un messaggio proposto da volti giovani, che confermano quello che abbiamo voluto esprimere con il numero 104, di febbraio, della nostra rivista mensile Notizie Pro Vita & Famiglia: "Giovani prolife, giovani speranze" sono una realtà che sta crescendo in tutto il mondo e anche in Italia.
Ma c'è una cosa che non bisogna dimenticare nella Giornata per la Vita: la tutela del bambino nel grembo, fin dal concepimento, è anche tutela della donna, è tutela della madre che sempre e in ogni circostanza è profondamente ferita dall'aborto.
Anche l'abortista più convinta, quando ferma quel cuoricino che batte dentro di lei commette un atto di violenza efferata sulla sua natura più profonda: come un suicida che riesce a prevalere sull'istinto di conservazione, così la donna che abortisce soffoca l'istinto materno con conseguenze fische e psichiche che la vulgata ideologica pro morte nega, mentando e sapendo di mentire.
Quindi, promuovere la vita, lottare contro l'aborto equivale a battersi per i diritti e la salute delle donne. Vale più, in questo senso, la Giornata per la vita che la propaganda ideologica, scontata, e spesso menzognera che invade i nostri media in occasione dell'8 marzo.