La pillola anticoncezionale non è affatto innocua, come vogliono farci credere: gli effetti collaterali non sono pochi e provoca danni per la salute di chi ne fa uso.
Uno studio effettuato in Danimarca – e del quale ci informa un articolo di nytimes.com – presenta infatti dati che avvalorano la tesi secondo cui le donne che assumono la pillola anticoncezionale sono maggiormente a rischio di cancro al seno.
Infatti, alla luce delle ricerche della Novo Nordisk Foundation, pare che per ogni 100.000 donne che fanno ricorso alla pillola per il controllo delle nascite, vi siano 68 casi di cancro al seno ogni anno, rispetto ai 55 all’anno tra chi non ne fa uso.
Molti sostengono che il rischio di cancro al seno fosse più elevato nei farmaci vecchio stile, così, secondo quanto afferma l’oncologa Marisa Weiss, i ginecologi hanno pensato che una dose inferiore di ormone comportasse un minor rischio di cancro. Invece è lo stesso.
Ma ciò che davvero ha sorpreso i ricercatori è che l’aumento del rischio non si limita solo alle donne che usano pillole contraccettive orali, ma anche a quelle che usano dispositivi intrauterini impiantati, o I.U.D., spirali, a base di progestinico, un inibitore dell’ovulazione (20% in più rispetto a chi non li utilizza).
Abbiamo visto come in molti casi la pillola abbia provocato trombosi ed embolie, infertilità, ipertensione, ictus e infarti, in altri studi ancora si è visto che provoca effetti sul cervello della donna, e non dimentichiamoci che essa può anche essere causa di aborti e morte della donna.
In conclusione, non dovrebbe stupirci che una pillola che ostacoli la vita danneggi, in qualche modo, anche la donna, perché il corpo della donna è la sede preziosa in cui germoglia ogni nuova vita. Disgiungere l’inscindibile binomio donna-vita non porterà mai ad una vera emancipazione femminile, ma ad un progresso falso, lacunoso e pieno di brutte sorprese... e la scienza conferma.
Luca Scalise
per un’informazione veritiera sulle conseguenze fisiche e psichiche dell’ aborto