Nei primi sei mesi di quest’anno il gruppo terrorista Boko Haram, in Nigeria, ha ucciso più di 2.000 civili. Nel mese di aprile il gruppo ha rapito centinaia di giovani ragazze di una scuola in Chibok con l’intenzione di venderle come schiave sessuali.
Un membro del Congresso degli Stati Uniti, Steve Stockman, che ha recentemente guidato una delegazione in Nigeria per indagare le attività di Boko Haram, ha accusato l’amministrazione Obama di trattenere informazioni vitali che aiuterebbero l’esercito nigeriano a combattere e sconfiggere il gruppo terroristico islamico, che controlla ora la parte settentrionale del paese, ed a liberare le giovani donne della scuola di Chibok. Stockman crede che la ragione principale di questa opposizione dell’Amministrazione Obama alla Nigeria sia la politica sociale Nigeriana verso i gay, ossia il divieto di contrattare matrimoni con persone dello stesso sesso nel paese africano.
Si tratta della legge “Leahy” che vieta al Dipartimento di Stato di fornire assistenza ad unità militari straniere che abbiano commesso “gravi violazioni dei diritti umani”. Un portavoce del Dipartimento USA ha confermato, infatti, che i diritti dei gay sono diritti umani che vanno rispettati.
Veramente strana questa politica del Governo Obama che chiude gli occhi sulle gravi violazioni dei diritti umani nella Cina comunista, per proteggere i propri interessi finanziari, e che permette massacri da parte di gruppi terroristici come il Boko Haram, per difendere i “diritti dei gay” che rappresentano in America solo 1,6% della popolazione. (argomento trattato da Notizie ProVita e, per chi volesse approfondire, qui troverà il documento ufficiale in lingua inglese)
Redazione
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