Pornografia, che male c'è? C'è eccome. La pornografia non è affatto innocua. Non si può dire che non si fa nulla di male a godere di immagini di persone traendone piacere erotico. Perché in quel momento si sta usando la persona stessa ritratta (e non solamente l'immagine che la ritrae) per il proprio soddisfacimento. La si sta asservendo a tal fine. Essa diventa come una schiava, sempre disponibile, perché su un pezzo di carta o su uno schermo. La pornografia crea dipendenza e fomenta l'illusione che "volere è potere". E questo, purtroppo, ha i suoi effetti anche sul resto della vita di chi fa uso di pornografia, il quale sempre più ha la tendenza a voler riprodurre nella vita reale le scene dei contenuti che osserva e delle sue fantasticherie. E troppo spesso le vittime sono dei minori. «Secondo un ampio rapporto del The Guardian, l'alfiere di sinistra del Regno Unito, la pornografia è "diventata una droga di accesso agli abusi sui minori" [...] Per anni, gli esperti hanno avvertito che l'uso prolungato del porno deforma la mente e innesca l'interesse per materiale sempre più deviante. I tassi di utilizzo di pornografia infantile sono aumentati costantemente, così come gli arresti per abusi sui minori. Le forze dell'ordine stanno affrontando un'ondata di pedofili pornografici: uomini che guardano porno digitale da otto o nove anni e sono stati "svezzati" per stupri e video di abusi sessuali». Un vero uomo non usa donne e bambini, li protegge. Non sottomette altri al proprio godimento. La pornografia (infantile e non) crea danni enormi al singolo e alla società. Lottare contro essa è il primo passo di una vera lotta alla pedofilia.
Fonte: Life Site News