La teoria gender nella Buona Scuola c’è.
Per questo i genitori devono vigilare e, se del caso, attivarsi presso le istituzioni scolastiche.
Questo è emerso durante l’incontro tenutosi il 18 settembre a Bobbio Pellice (TO), e promosso dal Consigliere Comunale Assuero Bruno. L’evento ha visto come relatori il sen. Lucio Malan, la dott.ssa Elisa Colella (educatrice, specializzata in Metodologie Didattiche) e il dott. Federico Catani (Ass. ProVita Onlus).
“A chi dichiara che la teoria e l’ideologia gender non esiste, proponendosi quale promotore del rispetto delle differenze, rispondiamo che il principio del rispetto sta nel non offendere l’intelligenza altrui” ha voluto esordire il consigliere Bruno.
“Si parla di gioco del rispetto: ma il rispetto di chi? Ci troviamo di fronte ad un conflitto tra i bisogni dei bambini e la strumentalizzazione degli adulti” ha spiegato Elisa Colella. “Data l’età – ha aggiunto – i percorsi formativi ispirati al gender sono una vera violenza verso i bambini”.
Nel suo intervento, Lucio Malan ha affermato che”la teoria gender – mai suffragata scientificamente – negli ultimi decenni è divenuta fonte d’orientamento di certo mondo politico e di certi progetti e programmi didattici”.
Federico Catani ha invece incoraggiato i genitori presenti a non cedere ad allarmismi inutili, ma piuttosto a relazionarsi costruttivamente con dirigenti ed insegnanti, a inviare alle scuole una lettera di consenso informato, e sopratutto a controllare i POF, in particolare quelle parti relative ai progetti di educazione all’affettività, alla lotta al bullismo, alla violenza sulle donne e di genere e alla lotta alla discriminazione. Inoltre, ha invitato a partecipare alla vita scolastica.
All’incontro hanno preso parte anche alcuni amministratori dei comuni della Val Pellice che, lo ricordiamo per inciso, è zona con una popolazione prevalentemente di religione evangelica e valdese. E in effetti, la maggior parte dei presenti era di fede evangelica, a dimostrazione che su certi temi si può avere la stessa opinione basandosi unicamente sulla ragione ed il buon senso.
Redazione
DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’