Sul sito del noto programma radiofonico La Zanzara c’è scritto che «Giuseppe Cruciani conduce “La zanzara”, l’attualità senza tabù, senza censure, senza tagli alle vostre opinioni»: bene, sappiate che non è vero.
Il Presidente di ProVita, Toni Brandi, ha partecipato il 21 febbraio scorso alla trasmissione (a sua insaputa) . E quando si è riascoltato si è reso conto che hanno tagliato ciò che hanno voluto e lasciato solo le parti del suo discorso che hanno ritenuto comodo far sentire agli ascoltatori.
Tra l’altro, quando l’hanno contattato non gli hanno detto che era a La Zanzara: Cruciani si è presentato come “amico di Adinolfi” : evidentemente lui pensa di essere tanto famoso che appena si sente il suo nome, anche di sfuggita, tutti immediatamente lo collegano al suo programma “senza censure, senza tagli”. E poi, evidentemente, lui è davvero spiritoso, anche fuori onda...
Brandi, invece, non è un appassionato ascoltatore della Zanzara: e quando l’hanno chiamato, quindi, pensava di dialogare davvero con “un amico di Adinolfi”, una persona che condivideva i suoi valori, pro life e pro famiglia.
Durante l’intervista, invece, si è pian piano accorto che l’intervistatore gli era ostile e alla fine, quando Cruciani e il suo degno collega, Parenzo, hanno cominciato a inveire pesantemente con i modi e il linguaggio sboccato e indecoroso, tipico dei conduttori della Zanzara, senza perdere la calma, ed educatamente, ha ritenuto di chiudere la conversazione.
Se volete ascoltare cliccate il podcast della puntata della Zanzara in questione, l’intervento di Brandi è dal minuto 74:35 a 83:02.
Redazione
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