Eduardo Hertfelder, dell’Istituto Politico per la Famiglia, ha pubblicato un interessante dossier intitolato l’Aborto in Spagna: 1985 -2013.
In esso si analizzano le statistiche ufficiali sull’aborto da quando è stato legalizzato, pubblicate da Ministero della Salute e dall’Istituto Nazionale di Statistica spagnoli.
In trenta anni sono aumentati i decessi a causa dell’aborto chirurgico e sono aumentate le malattie cardiovascolari, la principale causa di mortalità in Spagna.
Ma soprattutto, questi numeri mostrano migliaia di tragedie personali, familiari e sociali.
Durante l’attuale Governo Rajoy sono stati registrati più di 221.000 aborti (anni 2012 e 2013), e non è avvenuta la modifica promessa alla legge assassina.
L’unica politica che si è concretamente realizzata è quella della promozione delle pillole per trasformare gli aborti chirurgici in aborti chimici (circa 1 milione di pillole vendute ogni anno);
Le principali conclusioni della relazione sono le seguenti:
· viene effettuato un aborto ogni 4,8 minuti. Questo significa oltre 12 aborti ogni ora e 298 aborti ogni giorno: gli aborti effettuati in 4 giorni in Spagna (1.192 aborti) superano il numero di morti per incidenti stradali di un intero anno (1.134 morti nel 2013), quasi la metà dei suicidi annui (3.539 nel 2012);
· il calo del tasso di fertilità e l’invecchiamento della popolazione (dati verificabili, misurabili e analizzabili);
. i 300 bambini che non nascono ogni giorno a causa dell’aborto comportano la scomparsa di oltre 100 scuole medie in Spagna ogni anno a causa della mancanza di figli;
· 1 ogni 5 gravidanze finisce in aborto. Nel 2013 ci sono state 534.080 gravidanze, da cui 425.390 nati e 108.690 aborti. Ciò rappresenta il 20.35% delle gravidanze.
· 9 volte su 10 l’ aborto è “su richiesta della donna”, senza ragioni gravi;
· L’aborto viene usato come un altro metodo contraccettivo. Più di un terzo di tutti gli aborti (37,25% -40,480 abortions-) sono stati preceduti da altri aborti.
· 1 su 9 (11,75% -12.771 aborti) sono eseguiti su adolescenti (di età inferiore ai 20).
. L’aborto è diventato un business del valore di oltre 50 milioni di euro all’anno.
Redazione