«I social media presentano profondi rischi per i bambini». A lanciare l'allarme è il “Surgeon General”, ovvero il responsabile della salute pubblica Usa Vivek H. Murthy.
In un rapporto di 19 pagine ha spiegato che non ci sono prove sufficienti per determinare se i social media siano abbastanza sicuri per i bambini, ma al contrario «ci sono ampi indicatori secondo cui possono presentare un profondo rischio di danni alla salute mentale e al benessere di bambini e adolescenti».
Murthy ha invitato i responsabili politici, le aziende tecnologiche, i ricercatori e i genitori ad «agire con urgenza» per proteggersi dai potenziali pericoli. Il rapporto ha rilevato che «l’uso frequente dei social media può essere associato a cambiamenti nell'amigdala (la zona del cervello che gestisce le emozioni) e nella corteccia prefrontale (importante per il controllo degli impulsi, la moderazione del comportamento sociale), e potrebbe aumentare la sensibilità alle ricompense e alle punizioni sociali».
Uno studio e un allarme che sono in tendenza con quanto già da mesi denunciato da Pro Vita & Famiglia con la campagna “Piccole Vittime Invisibili” per denunciare i pericoli e i danni soprattutto dell’ipersessualizzazione in Rete e sui Media.
Fonte: Ansa