Di mamma ce n’è una sola! Questa affermazione è necessaria perché oggi il valore della maternità, l’atto di donazione totale più grande, è sotto attacco.
In una società in cui vengono enfatizzati tutti i diritti, ci si dimentica ancora una volta del diritto “del più povero dei poveri”, per citare Santa Teresa di Calcutta, di essere riconosciuto innanzitutto come un essere umano sin dal concepimento e di veder conservata quella relazione unica e irripetibile che si stabilisce sin dal grembo materno con la propria mamma.
La nascita di un figlio è un dono, non è un diritto e la pratica dell’Utero in affitto è un contratto di compravendita che tradisce i fondamentali diritti umani. La donna, vittima di sfruttamento e impoverita della propria dignità, viene ridotta al mero contenitore di un figlio che non terrà mai tra le sue braccia. Inganna se stesso e inganna anche gli altri chi crede di compiere un atto di carità, spesso profumatamente ricompensato, offrendo il proprio corpo per portare avanti una gravidanza per persone che non possono farlo perché impedite naturalmente.
La relazione madre figlio si instaura con il concepimento, durante la gestazione avvengono scambi decisivi che continuano dopo la nascita e fanno di quel bambino quello che sarà. È la relazione più intensa che sia dato sperimentare. Distruggerla è devastante! E’ per questo motivo che vogliamo denunciare questo crimine mediante la distribuzione di volantini che sottolineano e rimarcano il valore della maternità e della relazione madre figlio che è alla base dell’identità della persona umana e in definitiva della società.
Saremo presenti a Pontedera oggi, 8 Maggio dalle 16 alle 19 con un gazebo dove distribuiremo anche le nostre riviste su questo tema e il 9 maggio anche a Prato, Pescia e Siena. A queste si aggiungo anche Dicomano e San Godenzo in provincia di Firenze.
Comunicato Stampa a cura di Donatella Isca, Referente Pro Vita & Famiglia Toscana