03/10/2013

“Le leggi europee disintegrano la concezione naturale del matrimonio”

Parole forti pronunciate dal card. Dziwisz alla Conferenza Internazionale sul contributo della Chiesa Cattolica all’integrazione europea

Pochi giorni prima che Papa Francesco decidesse la canonizzazione del beato Giovanni Paolo II (che, insieme a Giovanni XXIII, sarà elevato all’onore degli altari il 27 aprile 2014, cfr. Wojtyla e Roncalli santi il 27 aprile. L’annuncio durante il Concistoro, in L’Osservatore Romano, 30 settembre-1° ottobre 2013, p. 8), uno dei più fedeli successori nell’attuale collegio apostolico di Karol Wojtyla (1920-2005), cioè l’arcivescovo di Cracovia card. Stanislaw Dziwisz, ha fatto sentire la sua voce in difesa della famiglia in un deciso intervento alla “Conferenza Internazionale sul contributo della Chiesa Cattolica all’integrazione europea”. All’incontro, dedicato al tema “La famiglia nell’Europa contemporanea”, che si è tenuto il 13-14 settembre scorso a Tomaszowice, vicino Cracovia, hanno partecipato esponenti del governo polacco, cardinali, vescovi e rappresentanti del Parlamento Europeo.

Secondo quanto affermato dal cardinale Dziwisz, già segretario personale di Giovanni Paolo II, nel suo intervento alla conferenza, «la crisi in Europa è direttamente legata alla crisi della famiglia. E non è esagerato dire che la famiglia in Europa è minacciata nelle sue fondamenta» (cit. in Don Mariusz Frukacz, “La famiglia deve essere protetta dalla società e dallo Stato”. Appello a sostenere la famiglia naturale da parte dei partecipanti alla “Conferenza Internazionale sul contributo della Chiesa Cattolica all’integrazione europea”, svoltasi in Polonia, in “Zenit”, 15 settembre 2013). «Oggi in Europa si osservano processi e cambiamenti che non vanno nella direzione del rafforzamento della famiglia ma verso la sua disintegrazione confondendo la sua identità», ha quindi aggiunto l’arcivescovo di Cracovia.

«Il processo di disintegrazione è accelerato con l’introduzione di leggi contro la naturale e cristiana concezione del matrimonio e della famiglia», ha quindi concluso il card. Dziwisz trovando concordi tutti i partecipanti alla conferenza circa la minaccia costituita dall’equiparazione delle “unioni civili” alla comunità familiare e dall’introduzione nelle leggi e programmi scolastici europei dell’ideologia di genere.

Il 30 settembre scorso Dziwisz era naturalmente presente al Concistoro ordinario pubblico nel quale il Santo Padre ha definito la data della canonizzazione di Papa Wojtyla, assieme agli altri  67 cardinali convocati da Papa Francesco nel Palazzo Apostolico e, in Italia, la sua persona gode di molta devozione e rispetto come testimonia, da ultimo, la decisione del Comune di Tesero, in provincia di Trento, di conferire al cardinale di Cracovia la cittadinanza onoraria.

di Giuseppe Brienza

Festini

 

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