29/03/2014

Le Sentinelle non istigano all’odio

Da quanto è nato il movimento delle Sentinelle in Piedi ha avuto una crescita continua ed esponenziale e di testimonianza ulteriore è questo fine settimana in cui, tra oggi e domani, sono state organizzate 7 veglie in altrettante cittadine che porteranno in piazza migliaia di persone.

Pur nel clima di accuse, di insulti e di contromanifestazioni, le Sentinelle continuano a manifestare in silenzio per la libertà di difendere i bambini e la famiglia naturale.

Riportiamo l’articolo di Tempi in cui troverete anche le piazze coinvolte in questa due giorni di veglie.

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Cinquanta veglie in soli 8 mesi, 5mila persone nelle piazze e 7 veglie previste per questo fine settimana. È inarrestabile l’espansione della rete delle Sentinelle in Piedi che nelle maggiori piazze italiane vegliano per chiedere la tutela della libertà di espressione messa discussione dal Ddl Scalfarotto, già approvato dalla Camera e ora in discussione al Senato.

Non ci stancheremo mai di ribadire come il testo, presentato come necessario per fermare atti di violenza nei confronti di persone con tendenze omosessuali, sia invece incostituzionale in quanto non specifica cosa si intenda per omofobia e dunque potrebbe essere denunciato, e rischiare fino a un anno e mezzo di carcere, chiunque si dica contrario alle adozioni da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso o sostenga che la famiglia sia fondata sull’unione tra un uomo e una donna.

Con fermezza diciamo inoltre no all’introduzione nelle scuole, all’insaputa dei genitori, dei manuali dal titolo “Educare alla diversità a scuola”, redatti nell’ambito della “Strategia nazionale per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere” e introdotti nelle scuole senza che le famiglie ne fossero al corrente. Questi testi  mirano a insegnare ai bambini che chiunque faccia riferimento ad un modello di famiglia basato sull’unione stabile tra un uomo e una donna, sia di fatto omofobo in quanto manifesta un atteggiamento discriminatorio che va delegittimato prima e demolito poi.

Proprio qualche giorno fa, in riferimento a questi testi, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha parlato di “lettura ideologica del ‘genere’ – una vera dittatura – che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l’identità di uomo e donna come pure astrazioni”  e ha chiesto: “Ma i genitori hanno ancora il diritto di educare i propri figli oppure sono stati esautorati? Si è chiesto a loro non solo il parere ma anche l’esplicita autorizzazione?”

Una posizione che è stata attaccata da più fronti. Significative sono state le parole di Alessandro Zan, deputato di Sel, che ha affermato che chiunque parli di dittatura gender stia “istigando all’odio e alla violenza contro ogni diversità”. Questo non è che la conferma di quanto andiamo affermando: se questa legge dovesse passare, le opinioni rischiano di diventare reato.

Non solo. Di nuovo in occasione delle nostre veglie, anche questo fine settimana sono state organizzate delle contromanifestazioni in cui il silenzio delle Sentinelle in Piedi è stato tacciato di omofobia . E’ l’ennesima conferma di quanto sia urgente mobilitarsi. Se infatti oggi si viene accusati di omofobia soltanto stando in silenzio, cosa accadrà domani, se la legge entrerà in vigore? Sarà possibile esprimersi liberamente?

Le veglie di questo finesettimana:

–         Torino sabato 29 marzo, ore 16:00 in piazza Carignagno

–         Como sabato 29 marzo, ore 16:00 in piazza Verdi

–         Perugia sabato 29 marzo, ore 17:30 in piazza Repubblica

–         Varese sabato 29 marzo, ore 17:40 in piazza monte Grappa

–         Genova sabato 29 marzo, ore 18:00 in piazza De Ferrari

–         Biella domenica 30 marzo, ore 16:00 piazza Battistero

–         Casalmaggiore domenica 30 marzo, ore 17:30 piazza Garibaldi

Infine una nota per chi, nel tentativo maldestro di farci apparire omofobi, insistentemente richiama ad una contrapposizione tra omosessuali ed eterosessuali: semplicemente non esiste. Noi non cataloghiamo le persone in base all’orientamento sessuale, ma guardiamo alla persona nella sua integrità. Al contrario chi si fa paladino dei diritti, ovvero la lobby lgbt, in realtà si arroga il diritto di parlare a nome di tutte le persone omosessuali o transessuali, senza considerare che tra queste c’è chi è contrario alla pretesa di diritti declinati in base all’orientamento sessuale. Molte di queste persone vegliano con noi nelle piazze. Si mobilitano perché hanno capito che non scendiamo certo in piazza per odio, ma per amore. Per amore verso tutti e contro la violenza di chi vuole metterci contro qualcun altro. Non cederemo, e continueremo a invitare ogni persona veramente libera a scendere in piazza con noi.

Vegliamo in silenzio oggi affinché non ci venga tolta la libertà di esprimerci domani.

 

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