I centri pro-vita irlandesi confermano che l’ aborto si sconfigge con gli ultrasuoni...
Anche noi lo abbiamo detto più volte: quello dell’ecografia è lo strumento salva-vita per eccellenza. Nessuna donna rimane indifferente di fronte all’immagine del proprio figlio.
E la pensa così anche l’associazione Human Life International dell’Irlanda.
Patrick McCrystal, direttore dell’associazione, ha potuto osservare infatti che quattro bambini su cinque vengono salvati durante queste consulenze proprio grazie ad un’ecografia.
Ex farmacista diventato attivista pro-life, McCrystal è consapevole che il tasso di successo di questo dispositivo sia fonte di grande preoccupazione per gli operatori delle cliniche abortiste.
“Vedere le immagini del bambino nel grembo materno supera qualsiasi retorica”, ha detto. “I nostri dispositivi sono come delle macchine mobili salva-bambini!”.
Per questo motivo, il centro Ask Majella Pregnancy Counselling utilizza questo macchinario come strumento privilegiato durante i colloqui con le mamme in dubbio.
Gli operatori sanitari ed i volontari che vi operano, rispondono alle esigenze delle donne in crisi con la gravidanza. Sia quelle che sono semplicemente preoccupate, ma soprattutto quelle che hanno intenzione di abortire, rimangono profondamente colpite dalle immagini in tempo reale del loro bambino.
McCrystal ha scoperto che durante questo momento, le donne hanno una forte connessione emotiva con il miracolo della vita che cresce dentro di loro, e quattro su cinque scelgono di portare a termine la gravidanza, a prescindere dalle circostanze.
Sebbene siano parecchio costose (circa 36.000,00 €), l’attivista pro-life irlandese è convinto che queste macchine abbiano un valore inestimabile per la funzione che svolgono.
“Un bambino salvato cambia il mondo!”, ha aggiunto. Come dargli torto?
Sembra incredibile, eppure basterebbe così poco per salvare migliaia di vite.
Viene da chiedersi perché lo Stato italiano, anziché finanziare l’aborto con i soldi dei contribuenti, non utilizzi tali risorse per assicurare che le macchine per le ecografie siano presenti in tutti i consultori e nei centri di aiuto alla vita.
E quanti medici chiedono alla madre che ha appena scoperto di essere incinta se lo vuole vedere, il bambino. Per non influire su una sua eventuale “libera scelta” di abortire... Perché, se non lo vede, non c’è?
Purtroppo in questi casi il motivo è sempre lo stesso ed ha un nome ben preciso: il dio denaro.
Fonte: LifeSiteNews.com
Laura Bencetti