La stampa inglese (per esempio l’Independent) riporta le dichiarazioni di Natlie Bennett, leader del partito dei Verdi, sulla poligamia e il poliamore.
La Bennett ha detto che il suo partito è aperto alla possibilità di legalizzare sia il matrimonio a tre, che le unioni civili che coinvolgono più di due persone.
Questo in risposta all’intervento di Jon Barrett, che in un incontro organizzato da PinkNews si è lamentato per le discriminazioni legali subite dalle persone come lui che convivono con due partner in modo stabile.
Anche se il poliamore non è nell’agenda immediata dei Verdi, la Bennet ha detto che il partito da sempre è in prima linea nel perorare la causa della liberalizzazione dei rapporti tra adulti consenzienti.
Eppure tutti quelli che promuovono l’approvazione del ddl Cirinnà insistono a dire che la legalizzazione del “matrimonio” gay non porterà – per la legge del piano inclinato – ad aberrazioni di altro genere.
Già abbiamo visto i tre giovani uomini che si sono “sposati” in Thailandia, abbiamo visto la promozione del poliamore in Svezia, e anche gli zoofili hanno cominciato a farsi sentire.
E lo abbiamo constatato – se siamo onesti, realisti e abbiamo il coraggio di guardare in faccia la realtà – nella nostra civiltà decadente e corrotta: dalla legalizzazione del divorzio in poi si sono susseguite nel tempo tutte quelle “conquiste” libertarie che i vecchi saggi – inascoltati – avevano previsto: aborto, droga praticamente libera, manipolazione genetica, eutanasia…
E’ sotto gli occhi di tutti che stiamo scivolando verso il baratro dell’autodistruzione.
Le nuove generazioni, figlie del divorzio, della “droga tecnologica” (e anche della cannabis), del consumismo sfrenato sono sempre più disadattate.
Immaginiamo quanto saranno felici i bambini che saranno cresciuti non da due, ma da tre papà e da un numero imprecisato di mamme…
FRP