20/11/2021 di Manuela Antonacci

Legge su bimbi non nati in Abruzzo. Testa (FdI): «Proposta di civiltà e umanità, ecco perché»

Una vera e propria bagarre è scoppiata recentemente in commissione Sanità, in Abruzzo, per una proposta di legge avanzata da Fratelli d’Italia che prevede una degna sepoltura per i feti abortiti, anziché la solita, indecorosa fine tra i rifiuti speciali. La proposta di legge aveva già scatenato incredibili polemiche a luglio, al momento della presentazione. E ora c’è anche il carico da novanta dei collettivi femministi. Ne abbiamo parlato con uno dei promotori e firmatari del PDL, Guerino Testa, Capogruppo di Fratelli d’Italia.

 

La proposta avanzata in consiglio regionale da Fratelli d’Italia sulla sepoltura dei feti abortiti ha suscitato scandalo nell’opposizione. Come mai? Cos’ è successo?

«Tutto parte da una nostra volontà, da una mia volontà, come Capogruppo, ma anche come partito a livello regionale e nazionale, di dare una degna sepoltura ai bambini mai nati, dal momento del concepimento. Da lì non capisco ancora oggi, qual è la presa di posizione del centrosinistra e di alcune associazioni femministe, perché io mi sarei aspettato più un plauso come partito che si fa carico anche di certe problematiche, invece ho notato una certa chiusura da parte del centrosinistra che ci ha accusati di essere retrogradi, di aver attaccato le donne. Ricordo che questo progetto può essere comunque emendato, modificato come si vuole. Io al contrario, ho ricevuto mail di mamme che hanno vissuto questo trauma, che hanno visto di buon occhio la nostra proposta di legge. Una mamma mi ha scritto dicendo che tutti i giorni sarebbe andata al cimitero per portare un fiore al suo bambino. Io non ci vedo nulla di contrario o che vada a calpestare l’intimo di una donna».

La capogruppo del M5s, Sara Marcozzi, ha accusato Fratelli d'Italia di utilizzare la politica per puntare il dito contro le donne che hanno abortito. E’ così? La sepoltura alimenterebbe il senso di colpa nelle donne che hanno abortito?

«A questa domanda forse dovrebbe rispondere proprio la Marcozzi, trovo che la frase sia assurda. Non c’entra nulla nemmeno con l’autodeterminazione della donna. Io sono rimasto sconcertato, mi sono ritrovato 20 donne davanti alla Regione e credo che, al contrario, chi sta avendo questa reazione sta utilizzando la politica per colpire Fratelli d’Italia. Non ci vedo nulla di scandaloso in quello che abbiamo proposto, anzi, ripeto che ho ricevuto messaggi di donne che hanno vissuto la dolorosa esperienza dell’aborto, ben contente della nostra iniziativa. Peraltro noi non siamo entrati nemmeno nel discorso dell’aborto. Quindi io sarei veramente curioso di capire da chi ci avversa, quale sarebbe l’arretratezza di questa proposta di legge».

Come al solito forse non si pensa ai diritti dei più indifesi: anche i bambini abortiti hanno diritto alla sepoltura piuttosto che a finire nei rifiuti speciali..

«Ma infatti bisognerebbe fare una conferenza stampa, fuori da un cimitero con uno di quei recipienti che usano le società che recuperano i rifiuti speciali, per porre pubblicamente la domanda se il bimbo mai nato si desidera seppellirlo lì o in una degna sistemazione».

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