27/05/2015

L’Europa, il mondo e la famiglia

A proposito di come è considerata la famiglia negli ordinamenti giuridici contemporanei possiamo riflettere su alcuni dati interessanti.

Con il recente referendum l’Irlanda è diventato il 14mo Paese dell’Unione europea a dire sì ai matrimoni tra omosessuali insieme all’Olanda, Belgio, Spagna, Norvegia, Svezia, Portogallo, Islanda, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Finlandia, Lussemburgo e la Slovenia.

Tuttavia, in Europa vi sono ancora 15 paesi che hanno costituzionalizzato la definizione del matrimonio fra uomo e donna: questi sono Armenia, Arzebaijan, Bielorussia (art. 32), Croazia (art. 62), Bulgaria (art. 46), Ungheria (art. L.1), Lettonia (art. 110), Lituania (art. 38), Moldova, Serbia (art. 48.2), Montenegro (art. 71), Polonia (art. 18), Slovacchia (art. 41), Ucraina (art. 51) e recentemente la Macedonia.

Non ci possiamo meravigliare del risultato in Irlanda dove tutti i partiti (finanziati con fondi pubblici), tutti i grandi media, (che hanno anche ignorato la sentenza della Corte Costituzionale che chiedeva loro di dare metà dello spazio a ciascuna delle due fazioni del referendum) e le multinazionali straniere si sono tutti schierati per il Sì. Persino la GARDAI (polizia irlandese), che dovrebbe controllare l’ordine pubblico e il buon costume, si è apertamente schierata per il Sì.

Con una tale forza di propaganda e senza l’appoggio della Chiesa, è un miracolo che il No sia arrivato al 38%. Vedremo quindi in Irlanda, la terra di San Patrizio, quello che abbiamo visto in altri paesi che hanno preso la stessa strada:

– sempre meno matrimoni naturali e più divorzi;
– meno bambini e più pensionati e quindi più tasse;
– incremento dell’ educazione sessuale e di genere nelle scuole e promozione di transessualismo, omosessualità ed altre perversioni  fin dagli asili nido;
– aumento degli aborti e dell’eugenetica hitleriana; famiglia
– i genitori verranno privati dei loro diritti di educare i loro figli ed i figli, verranno privati del sostegno dei genitori ed invece educati dallo Stato;
– aumento dell’uso della fecondazione in vitro, del commercio dei semi maschili, degli ovociti femminili e dell’utero in affitto.

Sappiamo bene che in Occidente i partiti, governi ed i grandi media sono schierati sul fronte LGBT principalmente a causa dei miliardi di profitti prodotti dalle industrie dell’inseminazione artificiale, del condom, della pornografia, dei divorzi/separazioni, dell’aborto, degli uteri in affitto (compravendita dei bambini e nuova forma schiavitù) e del cambiamento di sesso.

Siamo convinti che il Sì irlandese sveglierà molte coscienze inBludental Italia ed in Europa.

Ciò che è immorale porta conseguenze economiche e materiali negative. Ed è vero anche il contrario: ce lo insegna l’Ungheria che, prendendo delle sane decisioni per il bene comune del proprio popolo, non solo difende la Vita e la Famiglia ma sta compiendo anche un miracolo economico.

Comunque, ricordiamo che nel mondo sono solo 21 i paesi che hanno accettato il matrimonio omosessuale e vi sono ancora nel mondo oltre 11o Paesi che sostengono e proteggono la Famiglia naturale, nonostante le pressioni del FMI e della Banca Mondiale che condizionano i loro prestiti al cambiamento delle leggi nazionali sulla Famiglia. (Non a caso gli USA hanno avvertito il Governo nigeriano che se non cambia le proprie leggi sui matrimoni e le adozioni, non lo sosterrà nella battaglia contro Boko Haram).

Ma, nonostante tutto ciò, la logica, la natura ed il buonsenso trionferanno!

 Antonio Brandi

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