24/05/2023

L'ex presidente del Tribunale amministrativo federale tedesco: «La vita dell’essere umano inizia prima della nascita»

Secondo l'ex Presidente del Tribunale Amministrativo Federale della Germania, Klaus Rennert (è stato Presidente dal 1° luglio 2014 al 30 giugno 2021 ndr)., né la ricerca sugli embrioni [“verbrauchende Embryonenforschung”] né la procreazione di "designer babies" sono compatibili con il concetto di dignità umana contenuto nella Legge fondamentale. Nel suo discorso programmatico in occasione della 146ª Assemblea generale del "Verband der Wissenschaftlichen Katholischen Studentenvereine Unitas e.V." [Federazione delle associazioni scientifiche di studenti cattolici Unitas e.V.], tenutasi nel fine settimana a Karlsruhe, Rennert ha dichiarato: "Il testo normativo ('la dignità dell’uomo') comprende ogni individuo e, inoltre, la specie umana". Pertanto, "non è questione di condizioni o capacità individuali; la dignità è dovuta anche ai bambini piccoli, alle persone addormentate, anche ai dementi e ai deboli di mente". La Legge fondamentale, ha proseguito, protegge ogni essere umano in quanto tale, in quanto individuo della specie umana.

Non esiste una crescita verso la "qualità" di essere umano

Tutto questo, ha continuato il relatore, è in gran parte fuori discussione. "Le contestazioni riguardano l'inizio e la fine". Per quanto riguarda la fine della vita, ci sono controversie sulla morte cerebrale. Ma la cosa importante è che: "ciò che la persona un tempo vivente si lascia alle spalle ancora le appartiene: le spoglie mortali come pure la reputazione e l'onore personali". Le questioni relative alla sepoltura, alla donazione di organi e persino alla plastinazione devono tenerne conto. "I dibattiti diventano accesi quando si parla dell'inizio della vita. È chiaro che la vita come essere umano non inizia con la nascita; anche il nascituro è un essere umano. Purtroppo, questo viene generalmente riconosciuto solo a partire dall'annidamento; tuttavia, dovrebbe valere anche per le fasi di sviluppo precedenti, ovvero immediatamente e senza alcuna eccezione a partire dalla fusione di spermatozoo e ovulo, indipendentemente dal fatto che essa avvenga nel grembo materno o 'in vitro'", afferma Rennert.

"Per chi ha una sensibilità religiosa, è qui che scocca la scintilla divina". Chi voglia astenersi da convinzioni religiose o sia insensibile ad esse "dovrebbe in ogni caso essere convinto dai cosiddetti argomenti SKIP". "S sta per specie del genere umano, K per continuità dell'ulteriore sviluppo, I per identità e P per potenzialità di questo individuo. Non c'è quindi una crescita graduale verso la qualità di 'essere umano', ma solo un 'o tutto o niente'".

Pertanto, "la qualità di 'essere umano' non può essere valutata" neanche "controbilanciando interessi di ricerca o di cura; è inammissibile sperimentare con la morula nella piastra di Petri a fini scientifici perché quello finora sarebbe solo 'un po' essere umano' o 'non ancora un vero essere umano'". Ciò avrebbe "notevoli conseguenze per la ricerca sugli embrioni facentene uso e consumo, anche ai fini della clonazione terapeutica. Anche la diagnostica preimpianto riguarda già esseri umani e non semplici stadi preliminari privi di diritti".

I "designer babies" non sono conciliabili "con il mondo della Legge fondamentale"

Secondo Rennert, il "diritto all'essere se stessi" è "fondamentale". Alla base c'è l'idea che l'essere umano non possa "essere il prodotto di un progetto esterno. Ecco perché la clonazione viola la dignità umana: il clone non è concepito come individuo, ma come copia, secondo un progetto esterno, cioè secondo la volontà di chi seleziona l'archetipo del clone. Per questo motivo, anche la diagnosi preimpianto induce a violare la dignità umana. Qui, "l'embrione creato 'in vitro' viene esaminato per determinarne il potenziale genetico".

Questo permette di fare "eugenetica tanto negativa quanto positiva". Mentre l'"eugenetica negativa" esamina l'embrione "alla ricerca di malformazioni e gravi difetti genetici" e valuta "quindi l'indicazione per aborti" o la rinuncia all'"impianto dell'embrione nel grembo materno", l'"eugenetica positiva" seleziona il più bello tra i vari embrioni. "L'allevamento umano; il desiderio di avere designer babies" è compatibile "con il mondo immaginato da Aldous Huxley in 'Brave New World', ma non con il mondo della Legge fondamentale", ha detto il giurista.

I circa 500 partecipanti al ricevimento, studenti e accademici di rango di entrambi i sessi, hanno tributato lunghi applausi alla relazione di Rennert, intitolata "La dignità dell'uomo è intangibile - Osservazioni a (quasi) 75 anni dalla promulgazione della Legge fondamentale".

 

Fonte: Die Tegespost

Articolo tradotto dal tedesco all’italiano da Alessandra Carboni Riehn

 

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