L’ansia, la paura, l’incapacità di non avere a portata di mano il proprio smartphone e l’incapacità di staccarsene. È la cosiddetta nomofobia (no-mobile phobia = ansia da assenza di smartphone), un disturbo che – seppur non ancora ufficialmente riconosciuto dalle società scientifiche di riferimento – è in costante crescita tra le persone di tutte le età e soprattutto tra giovani, aumentando la sua incidenza proprio nei periodi festivi come il Natale. Il termine “nomophobia” è stato coniato dal prestigioso ente di ricerca statistica inglese YouGov nell’ambito di un'indagine commissionata dal settore telefonia della Royal Mail, la più importante azienda postale britannica.
Statistiche allarmanti
Sul fenomeno iniziano a formarsi le prime statistiche e sondaggi, che rivelano numeri allarmanti. In generale, la stragrande maggioranza delle persone sondate dichiara che passerà il Natale attaccata allo schermo del telefonino, benché siano molte le coppie che lamentano una cattiva relazione dovuta all’uso smodato dello smartphone. Un’indagine di Livewire condotta in tre mercati di riferimento (USA, Regno Unito e Australia) ha rivelato che su un campione statistico di 1500 persone, ben tre su quattro (quindi il 75%) nella fascia tra i 18 e i 45 anni e di entrambi i sessi, menzionano i videogiochi sul telefonino come la principale attività che svolgeranno nel corso delle festività natalizie e sperimentano una vera e propria fobia quando non riescono a utilizzare il proprio dispositivo elettronico o non ce l’hanno a portata di mano. Secondo un altro studio dell’Institute for Family Studies, su 2000 coppie sposate, l’81% si dichiara meno soddisfatta della relazione proprio in base all’abuso del smartphone, tanto da indicarlo come possibile causa di divorzio.
Il problema si pone anche per le coppie con figli, secondo lo studio Impact of smartphones on Parent-Child Relationship riportato da Business Today. Se, da un lato, il 90% dei genitori si lamenta dello scarso rapporto coi figli dovuto al completo assorbimento dal telefonino da parte dei giovani, dall’altro il 77% dei genitori dice che gli stessi figli si lamentano dell’uso sproporzionato del telefono da parte del padre o della madre. Il tutto acuito – ecco appunto la nomofobia - dal dato per cui il 91% dei ragazzi dichiara di soffrire di disturbi di ansia quando si stacca dal dispositivo.
Emergenza sociale tra i giovani
Siamo, dunque, di fronte a una piaga sociale che rischia di incrinare pesantemente il rapporto all’interno delle famiglie e soprattutto la vita e la socialità dei giovani. I social e internet, infatti, sono una distrazione pesante che - attraverso il gioco online, i social network, la condivisione di foto, le chat e qualsiasi altra applicazione - portano ad una vera e propria dipendenza. Senza contare i pericoli ancora più abominevoli come l’ipersessualizzazione dei minori, altra emergenza che coinvolge più di un bambino su quattro tra gli 11 e i 16 anni che - con un profilo sui social - nel solo 2023 dice di aver sperimentato eserienze “sconvolgenti”. Anche Pro Vita & Famiglia è da anni impegnata su questo fronte, in particolare con la campagna “Piccole vittime invisibili”. L’iniziativa – ed è il punto più importante – non solo chiede l’innalzamento dei limiti di età per l’uso di smartphone e l’accesso ai social network e al Web, ma chiede anche il vero e serio meccanismo di Parental Control ed è portata avanti, tra le altre cose, anche con la collaborazione dell’associazione Meter onlus.
Consigli per staccarsi dagli smartphone
Come fare, dunque, per un uso consapevole dei dispositivi elettronici e staccarsi da essi quando non strettamente necessario? Per esempio – e qui sono tanti i consigli che arrivano da associazioni, medici e società civile - riscoprendo la vita vera e lo stare insieme: passeggiare, assistere a un concerto o uno spettacolo, cimentarsi in giochi o esperienze di gruppo sono una delle possibilità che possono allontanare dal pericolo della noia e della fossilizzazione sullo smartphone. Tra le attività suggerite durante le festività natalizie c’è il gioco di società: partite a carte o un qualsiasi gioco da tavola. Anche preparare dolci, addobbare la casa e, in generale, condividere lo “spirito natalizio” insieme a parenti e amici. Tutte attività indispensabili per una sana vita sociale, anche e soprattutto durante tutto l’anno e che, naturalmente, incentivano la possibilità di riuscire ad allontanarsi dagli smartphone e dalle dipendenze dal gioco o dalla tecnologia per riscoprire la bellezza dei rapporti umani e delle cose semplici, che possono rafforzare i legami della famiglia e offrire reali occasioni opportunità di amore e unità.