Lussemburgo. Si sta per varare una legge per l’introduzione del matrimonio omosessuale e la Chiesa interviene presentando la sua completa contrarietà: questo istituto è destinato ad inquadrare l’unione tra una donna ad un uomo e, nell’ambito della genitorialità, si deve rispettare il superiore diritto del bambino di vivere e crescere con la madre ed il padre.
Fin qui, tutto normale.
Ma la presa di posizione della Chiesa cattolica del Lussemburgo sulla riforma di legge sul matrimonio non si conclude qui, prosegue analizzando ulteriori aspetti, indicando la necessità di assolvere al “compito di sostenere e proteggere le coppie omosessuali che si amano e vogliono quindi essere responsabili uno con l‘altro in modo permanente“, aspetto che trova il suo accogliemento tramite la dichiarazione di partenariato davanti a pubblico ufficiale, i meglio conosciuti PACS.
Nota, questa, che viene accolta con entusiamo dalle associazioni GLBT che evidenziano come la Chiesa, in Lussemburgo, inizia ad interessarsi attivamente delle strategie di apertura nei confronti dell’amore gay.
Redazione