15/02/2025 di Luca Marcolivio

Ma davvero la musica può arrivare al cuore del bambino in grembo?

La sensibilità alla musica nasce nell’essere umano già durante la vita prenatale. Ulteriori sviluppi in merito arrivano da uno studio dell’Università Autonoma dello Stato del Messico, promosso dall’American Institute of Physics Publishing. I ricercatori messicani hanno studiato gli effetti della musica classica sul battito cardiaco fetale, prendendo a campione 36 donne in stato di gravidanza. In sintesi, l’indagine arriva alla conclusione che, durante la gravidanza, per le future madri sarebbe consigliabile l’ascolto di melodie particolarmente rilassanti, mentre andrebbe evitata la musica troppo ritmata (rock in particolare). Una relazione intima, quella tra madre e figlio, che dunque si esplica anche in ciò che il bambino riesce a sentire anche dall’esterno, come conferma il ginecologo Giuseppe Noia, esperto di Medicina Perinatale, nonché fondatore e presidente della Fondazione “Il Cuore in una Goccia” Onlus. 

La sensorialità del feto

Nonostante questo, come appunto spiega Noia, bisogna ancora fare i conti con il fatto che «nella cultura attuale il concetto che il rapporto madre-bambino sia una diade relazionata non viene molto considerato, nonostante 50 anni di conoscenze e studi a riguardo, grazie all’ausilio di tecnologie come gli ultrasuoni. Più volte io stesso sono stato al Parlamento Europeo, ricordando quali siano le evidenze scientifiche che fondano i diritti dell’embrione». Queste evidenze sono infatti: «la sua relazionalità biologica e psicodinamica con la madre;  il suo protagonismo biologico; la possibilità di essere curato come un paziente a tutti gli effetti». Dunque la partecipazione allo sviluppo della sensorialità del feto è una tipica espressione della relazionalità tra il figlio e la madre. Purtroppo, in questi anni, sottolinea sempre Noia, «è emersa una cultura divisiva che ha cercato di mettere il figlio contro la madre: una cosa non solo assurda e antiscientifica, ma anche antiumana. Se noi non ci togliamo il pregiudizio ideologico e i sandali della disinformazione, continuerà a persistere questa “medicina prenatale miope e senza speranza”».

Il bambino sente e comunica fin dal concepimento

Il colloquio incrociato tra embrione e madre, che inizia subito dopo il concepimento, è l’espressione di quella relazione che si verifica tra il concepimento e l’impianto. «In quegli otto giorni - spiega sempre Noia - si determinano le capacità che ha il bambino di comunicare con la madre sicché lo sviluppo neurosensoriale non è disgiunto dalla vita della madre. L’esempio più comprensibile è quello che dimostra che da questo colloquio, definito cross talk, nei primi otto giorni evolve in maniera relazionata sia la formazione della placenta che l’evoluzione della gravidanza». Lo sviluppo dell’udito come per il gusto e l’olfatto, inizia precocemente (prima della decima settimana). Esso si completa al quarto mese e mezzo di gestazione. I suoni sono trasmessi dalla madre al feto con lo speak, ovvero con la parola e con la voce determinando la maturazione delle diverse frequenze percepibili dal sistema nervoso fetale e, intorno alla 18esima settimana, quindi, si completa la funzione uditiva. «Non solo conta la percezione della voce materna - sottolinea il medico - ma anche la frequenza cardiaca materna oltre che la voce del padre e persino del ginecologo che in fase prenatale visita più volte la paziente. Quest’ultimo elemento è stato evinto dal fatto che i bambini le cui mamme andavano dal medico dopo la nascita piangevano in sede di visita con il pediatra ma questo non avveniva quando incontravano il ginecologo che aveva seguito le loro madri in gravidanza. Anche nella mia personale esperienza - racconta Noia - si è verificato che i bambini di molte mie pazienti, che venivano per valutazioni ginecologiche dopo il parto, si lasciavano facilmente prendere in braccio senza piangere, con somma meraviglia degli stessi genitori. È un fatto aneddotico, ma questa esperienza dimostra che la memoria musicale di quelle frequenze di voce udite prima della nascita rimaneva come elemento di serenità relazionale quando arrivavano nello studio».

Gli studi sulla sensorialità uditiva

Per quanto riguarda poi il dato scientifico di alcuni suoni, ci sono addirittura studi, ormai di diversi anni fa, come quello del gruppo di Olds et al. (Midwifes Chron 1985 Jun 98(1170)202-3) dove si dimostra che il vissuto della madre durante l’ascolto di un brano veniva percepito dal feto in utero. «Ciò avviene - evidenzia Noia - perché nella memoria musicale del figlio viene comunicata l’esperienza emotiva della madre». Vi sono inoltre studi ormai acclarati, secondo i quali le musiche troppo ritmate o veloci come quelle di Beethoven oppure la musica rock provocano movimenti bruschi e accelerazioni del battito cardiaco, mentre le musiche lente come quelle di Vivaldi o di Mozart, rallentano il battito della frequenza cardiaca. Ma non solo. In un altro recente studio dell’Università di Pisa, veniva fatto ascoltare alle pazienti il brano Chiaro di luna di Claude Debussy. Da questo studio emerge come la musica possa influenzare l’attività basale del sistema nervoso autonomo fetale inducendo il rilassamento in un feto prossimo al termine; tutto questo è mediato dall’attivazione del sistema nervoso autonomo. Infine, sul piano sperimentale «è stato dimostrato che l'esposizione alla musica durante la gravidanza aumenta la neurogenesi nella corteccia motoria e somato-sensoriale dei cuccioli di ratto. Al contrario, i piccoli esposti a forte rumore durante la gravidanza hanno mostrato una diminuzione della neurogenesi e dello spessore nella corteccia motoria e somato-sensoriale. (Chang-Hee Kim et al, Int Neurourol J. 2013 Sep 17(3):107-13)». Studi e ricerche, dunque, che confermano come la musica possa essere un elemento importante nella maturazione neurosensoriale del bambino in utero e conferma come le attività comportamentali della madre nella scelta di abitudini quotidiane possano condizionare in maniera importante lo sviluppo neuro-cognitivo del proprio bambino.

 

 

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