I figli non sono dello Stato. I genitori servono, forse, solo a metterli al mondo e a mantenerli? Niente affatto: il compito principale del genitore, oltre che un suo diritto fondamentale, è quello di educare i propri figli. Ed è, pertanto, un diritto dei genitori scegliere il tipo di educazione da impartire ai propri figli. Ma non tutti sembrano essere d’accordo.
«Macron è il Presidente più illiberale della storia di Francia e tra qualche mese vieterà l’home schooling (scuole parentali) in tutto il Paese, altro che leader dei valori europei! I segnali c’erano già tutti, dopo la legge “contro i discorsi d'odio su internet”, una vera e propria legge bavaglio approvata nel giugno scorso, l’illiberale Macron ha annunciato che vieterà tutte le scuole parentali o l‘home schooling su tutto il territorio di Francia, con la scusa di combattere il ‘separatismo’ (islamico)», scrive La Nuova Bussola Quotidiana in un articolo.
«L'istruzione domestica sarà strettamente limitata ai requisiti sanitari…Poiché la scuola deve prima inculcare i valori della Repubblica, non quelli di una religione», avrebbe annunciato il presidente francese. Veramente la scuola, oltre a formare gli alunni al rispetto delle persone e delle regole e ad offrire ad essi una adeguata istruzione sulle discipline d’insegnamento, dovrebbe rispettare l’educazione e i valori della famiglia. Invece, così, lo Stato sembra sostituirsi alla famiglia ed imporre a tutti una religione unica: i valori della Repubblica.
Eppure, nelle scuole parentali ed home schooling non si fa mica solo lezione di religione. I ragazzi apprendono i contenuti di tutte le discipline, proprio come quelli che frequentano le scuole statali. Non c’è nulla di “meno” in questo tipo di educazione.
Oggi ci si riempie la bocca di parole come “diversità, pluralismo, inclusione”: come non notare che esse di colpo non valgano più per l’opinione pubblica, quando si tratta di difendere la vita umana e la famiglia naturale? Dov’è finita la tanto osannata democrazia?