Vladimir e Maria Kudrina sono una giovane coppia di Mosca che sta aspettando di salire sul treno. La banchina è affollata: la gente è pressata l’una con l’altra, le giacche si impigliano, l’equilibrio è precario. Il rischio di un incidente è alto.
Il treno è quasi fermo quando Maria, incinta al settimo mese, inciampa fatalmente. La sua testa sbatterà due volte sui vagoni in transito prima che il marito Vladimir riuscirà a soccorrerla.
La corsa verso l’ospedale GKB67 di Mosca è frenetica: le ferite sul corpo di Maria sono molto gravi, ma non si può rischiare di perdere anche il bambino che porta in grembo. I paramedici lottano fra la vita e la morte.
Una volta giunti in ospedale per i medici c’è poco da fare: Maria verrà portata in terapia intensiva, dove poco più tardi entrerà in coma.
Ma grazie a Dio il bambino è illeso. Da quel giorno i medici dell’ospedale russo lavoreranno giorno e notte per continuare a permettere la gestazione del bambino senza danneggiare la salute della mamma e del piccolo.
Così, come per miracolo, attraverso un taglio cesareo, due mesi dopo il terribile incidente che ha coinvolto sua madre, è venuta alla luce la piccola Maria (chiamata dal padre come la mamma).
Ora Vladimir prega che avvenga anche il secondo miracolo: il risveglio della moglie, ancora in coma. La piccola Maria per il momento rimane in incubatrice, come riporta LifeNews, ma è fuori dal pericolo di vita, per la gioia di tutti.
Luca Colavolpe Severi