Alla conferenza stampa i saluti e gli incoraggiamenti dei parlamentari Sacconi, Giovanardi, Roccella, Pagano e Gigli
C’era anche il nostro Direttore tra i promotori ieri all’Hotel Nazionale – a due passi dalla Camera dei Deputati – all’incontro con la stampa per la promozione del manifesto contro la legge sull’omofobia e la presentazione del sit-in che si terrà domani (stasera, ndr) davanti al Parlamento e aperto a tutti gli uomini e le donne e le famiglie libere del nostro paese per le quali vale e varrà sempre l’evidenza di natura che solo un uomo ed una donna danno vita e costituiscono una famiglia vera.
“Questa legge – ha detto senza peli sulla lingua Toni Brandi – è una legge infame, anti-umana. Una legge bavaglio che va contro la ragione e contro la stessa Costituzione. Ci troviamo di fronte ad un attacco straordinario di una strategia ben precisa e globale che rivela un piano massonico e maltusiano di scardinamento della famiglia e della realtà delle cose”. “;Un vero e proprio progetto di de-costruzione dell’umano dalle conseguenze giuridiche terribili” hanno replicato secondo la scaletta il Presidente die Giuristi per la Vita Gianfranco Amato, il Direttore de La Nuova Bussola Quotidiana Riccardo Cascioli, il Direttore di Cultura cattolica don Gabriele Mangiarotti e la collega giornalista di Tempi Benedetta Frigerio. Tutti insieme uniti contro il tentativo di imporre alla società italiana la prima legge omofoba sì ma contro noi “etero”.
“E non vorremmo – hanno aggiunto – che anche qui da noi accada quello che sta già accadendo nel mondo e in Europa, specie in Francia. Ossia che chiunque osi criticare gay trans e cultura del Gender si ritrovi dentro un patria galera a dar di conto della proprio pensiero. Stiamo all’assurdo. La stessa libertà d’opinione è minata da questo ddl di legge che è dunque irricevibile e intollerabile”.
Da qui la decisione anche del sit-in – come hanno detto i due rappresentanti italiani di Manif pour Tous Italia – perché è importante mobilitarci, testimoniare anche attraverso la forma del sit-in la gravità del momento e di questa legge. Per questo come segni distintivi della manifestazione abbiamo deciso di portare una candela e appunto un bavaglio”.
Tra i convenuti alla conferenza stampa i principali oppositori al ddl i parlamentari: Sacconi, Roccella, Giovanardi Pagano e Gigli i quali hanno portato i loro saluti e ringraziato gli organizzatori per la mobilitazione lanciata e con brevi interventi hanno ricostruito al momento le tappe della loro forte opposizione a un testo che mira a distruggere non solo la famiglia naturale ma la stessa “eccezione” della cultura e della religione italiana, così come l’aveva definita Giovanni Paolo II.
Al momento siamo riusciti a fermare e far levare dal testo della nuova legge la parte relativa e ideologica riguardante l’orientamento sessuale. Ora però dobbiamo unirci e combattere contro quella parte del ddl che mira a scardinare la tutela costituzionale protetta del diritto d’opinione diritto che qualora la nuova legge passasse al Senato – e Dio non voglia – potrebbe contemplare anche il carcere per chiunque si dichiari contrario al matrimonio e stile di vita non naturali.
E proprio su questo punto, hanno infine concluso Cascioli, Mangiarotti e Frigerio, dispiace constatare come l’opinione pubblica ma anche la Chiesa sembrano non accorgersi della vera posta in gioco insita nella legge sull’omofobia.
di Antonello Cavallotto