Pro Vita e Generazione Famiglia hanno dato il via a una nuova campagna di sensibilizzazione sull’utero in affitto.
Manifesti e camion vela gridano in modo forte e chiaro che l’utero in affitto è un ignobile mercimonio: i ricchi, con i loro soldi, si permettono di schiavizzare donne e di comprare bambini, oggetto dei loro desideri.
Pro Vita e Generazione Famiglia ribadiscono senza se e senza ma che i bambini non si comprano:
anche perché chi li compra li separa dalle madri, causando un trauma profondo nella psiche degli uni e delle altre, un trauma tanto grave che comporta ripercussioni anche fisiche.
Pro Vita e Generazione Famiglia ribadiscono senza se e senza ma che le donne non si affittano:
coloro che si prestano a tale ignobile mercimonio sono le donne bisognose, quelle che in qualche modo sono più facilmente ricattabili, quelle costrette dalle circostanze.
Della fragilità di queste donne si approfittano individui tanto ricchi da considerarsi onnipotenti, grazie al denaro. Denaro che poi, tra l’altro, in massima parte finisce nelle tasche degli intermediari: alle povere donne, schiave per nove mesi dei committenti, restano solo le briciole.
Guardate questo video:
È tratto dal documentario, Breeders, donne di seconda categoria, che raccoglie sia testimonianze di donne che sono cadute nella rete dei mercanti di carne umana e hanno provato sulla loro pelle il trauma di vedersi togliere il bambino appena nato; sia il grido di dolore di chi ha scoperto di essere stato considerato dalla madre un oggetto, venduto al mercato come un animale domestico.
Sono storie vere, di lacrime e di dolore. Di mamme che, dopo aver sentito crescere per nove mesi il bimbo nel loro ventre, se lo sono viste strappare a pochi minuti dalla nascita. E di figli che crescono senza radici, senza sapere chi è la loro vera mamma.
È ora di dire STOP! Basta!
ProVita e Generazione Famiglia dicono #stoputeroinaffitto
Francesca Romana Poleggi
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