Ieri, in occasione della giornata mondiale della sindrome di Down, si è tenuta la quinta edizione romena della Marcia per la Vita.
Quest’anno, l’evento è ospitato da 77 città della Romania e della Repubblica di Moldova.
Il tema è “Ogni vita è un regalo”.
Le Marce si inseriscono in una settimana di eventi pro life cui non è mancata la solita contestazione violenta dei cultori della morte: a Cluj-Napoca, una grande città nel centro della Romania, una conferenza sull’aborto che faceva parte della Settimana per la Vita è stata interrotta dai manifestanti che gridavano slogan pro-choice. Non molto tempo fa, la veglia di preghiera con 40 Giorni per la Vita è stata disturbata da atti di vandalismo.
Anche le contro manifestazioni di ieri dimostrano la rabbia del partito pro morte, che non si aspettava che il movimento pro vita crescesse tanto e tanto velocemente in Romania.
Gli Studenti per la vita (Studenti pentru viata, presieduti da Alexandra Nadane), continuano ad essere discriminati nell’Università. Per esempio la loro partecipazione alla Fiera dell’Educazione del 2015 è stata boicottata come era successo l’anno scorso, attraverso la pressione e manovre politiche intorno ai comitati direttivi dell’Università.
Ma anche in Romania, la Vita vince e la morte è stata già sconfitta.
Aspettiamo anche una rappresentanza dei pro life romeni alla Marcia per la Vita di Roma del prossimo 10 maggio!
Redazione