07/05/2015

Marciare per la vita: da Roma a Ottawa

A Roma la Marcia per la vita è il prossimo 10 maggio,  a Ottawa il 14.

Per l’occasione, l’Organismo cattolico per la vita e la famiglia (Ocvf), legato alla Conferenza episcopale canadese, ha diffuso un comunicato rilanciato dalla Radio Vaticana, in cui si ribadisce che “ogni vita umana, dal concepimento e fino alla morte naturale, è un dono di Dio”. Lontana da Dio (o dalla ragione, per chi non crede), la vita diventa un mero oggetto.

Alla luce di Dio (e della ragione, aggiungiamo noi) si prendono buone decisioni sulle scelte difficili che la vita, talvolta, presenta, affinché la vita sia vincente.

Il senso della marcia contro l’aborto, a Roma, il 10 maggio, in occasione della V edizione della Marcia Nazionale per la Vita è lo stesso: affermare la sacralità della vita umana.

Nel momento in cui il Parlamento italiano sta aprendo la stagione dei cosiddetti diritti civili, come dimostra la legge sul “divorzio breve”, le leggi che si annunciano (quella sull’omofobia e sul matrimonio gay) e quelle che si prospettano all’orizzonte, grazie all’appoggio della stampa laicista (l’eutanasia e la liberalizzazione delle droghe), affermare la sacralità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, senza riserve, senza condizioni  è ancor più necessario.

Bludental

Dice Pietro Di Michele su Le Formiche che si prevede l’arrivo a Roma di un gran numero di pullman provenienti da tutt’Italia, dalla Sicilia al Trentino, ma anche dall’estero: dalla Polonia e dalla Romania, in particolare. Forte e nutrito nei numeri è il sostegno dei Vescovi cattolici, appartenenti a Episcopati di tutti i continenti.

Insieme ai cattolici, alla Marcia parteciperanno – è questa una caratteristica peculiare dell’iniziativa, che è aconfessionale, oltre che apartitica – atei, gnostici, credenti in religioni diverse da quella cattolica, a testimonianza del fatto che – come dicevamo all’inizio – la difesa della vita non dipende dalla fede, ma dalla ragione naturale.

La Marcia per la Vita, di qua e di là dell’Oceano, è un grido chiaro e forte della ragione naturale che rifiuta la classificazione dell’aborto come diritto. E’ un appello al buon senso,   che è “amico dell’uomo”...

Ci vediamo domenica, alle 14, a Castel Sant’Angelo.

Redazione

 

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