“Voglio la mamma – Da sinistra contro i falsi miti del progresso” è il titolo del libro del blogger ed ex parlamentare Mario Adinolfi . E’ anche il tema dell’incontro che si è tenuto sabato 20 settembre alle 20.45 a Rovereto presso il Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto con l’autore del saggio, organizzato dal Coordinamento famiglie trentine e dall’Associazione Pro Vita.
Del titolo, disarmante nella sua semplicità, abbinato al tema delle coppie omosessuali e della loro possibilità di crescere dei bambini, ci ha parlato Adinolfi : “Ogni bambino nasce da una madre, ogni bambino vuole la mamma ed è cosa nota a chiunque abbia avuto figli. Ognuno di noi è stato bimbo e sa del rapporto assolutamente speciale e unico che si ha con la propria madre, di quanto manchi a chi non ce l’ha. Programmare con violenza una società in cui sia addirittura eliminata la parola “mamma”, magari sostituita dalla ridicola espressione genitore “uno o due”, è semplicemente intollerabile”.
Tra natura e cultura, tradizione e pluralità di vedute chi deve avere la meglio? “Semplicemente la realtà viene prima dell’irreale, la logica viene prima del caos.” risponde Adinolfi. “I pochi sostenitori di idee caotiche, perché pochi sono, anche se rumorosi, rischiano di avere la meglio (magari anche per disgraziate sentenze della magistratura) sui molti che però sono timidi e silenziosi nella loro difesa della famiglia naturale, del soggetto più debole che è sempre il bambino, che ha diritto a una mamma e a un papà. Diffido della fecondazione eterologa perché nega le radici ai nascituri, lo considero un atto violento”.
Parlando di fecondazione artificiale eterologa, chi deve porre un limite alla tecnica in questo campo? “L’umanità deve porre un limite alla scienza, lo deve fare con la forza di argomentazioni logiche e cariche di amore per gli ultimi. Purtroppo una cultura nichilista domina in particolare i giornali, le trasmissioni televisive, persino le fiction.
Per questo dal 13 gennaio manderemo in edicola un quotidiano che si intitolerà “La Croce” e racconterà ogni giorno quel che accade attorno a questi temi, provando a rispondere con la cultura della vita e della libertà ai nichilisti dominanti”.
Sono a disposizione, per chi volesse, due video che riportano l’intero intervento della serata con Adinolfi a Rovereto.
Parte prima:
Parte seconda:
Redazione