La famiglia naturale in Occidente è sotto attacco. Ma c’è anche chi la difende.
In tal senso, nella laicissima Svizzera il Partito Popolare Democratico (centro-destra) ha proposto di riformare la Costituzione.
Lo scorso 19 giugno, infatti, l’Assemblea federale svizzera ha stabilito che i cittadini e i Cantoni del Paese alpino dovranno decidere se approvare o meno un emendamento all’art. 14 della Costituzione.
L’emendamento è stato proposto dall’iniziativa popolare “Per il Matrimonio e la famiglia – No agli svantaggi per le coppie sposate”, voluta dal Partito Popolare Democratico Svizzero (PPD).
Per presentare l’emendamento si sono raccolte 120.000 firme fino al novembre 2012. Secondo la Costituzione federale, l’iniziativa popolare deve raccogliere almeno 100.000 firme valide in 18 mesi e dunque è stata accolta.
Il PPD ha giustificato questa campagna mettendo al centro i problemi economici delle famiglie. In Svizzera, infatti, le coppie sposate sono soggette ad una pressione fiscale maggiore rispetto a quelle non sposate.
In pratica, ecco l’art. 14 così come il PPD lo vuole emendare:
“Il matrimonio consiste nella durevole convivenza, disciplinata dalla legge, di un uomo e di una donna. Dal punto di vista fiscale, il matrimonio costituisce una comunione economica. Non deve essere svantaggiato rispetto ad altri modi di vita, segnatamente sotto il profilo fiscale e delle assicurazioni sociali“.
Perché l’emendamento passi è necessario che il 50% dei votanti (che sono complessivamente pari a circa 5,6 milioni) e il 50% dei 26 Cantoni votino a favore. La Costituzione inoltre prevede che di fronte ad un referendum l’Assemblea federale possa prendere una posizione. In questo caso ha invitato cittadini e Cantoni a respingere la riforma.
Il referendum si terrà entro il 2016 e vedremo come andrà a finire...
Redazione
DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’