06/11/2015

Matrimonio gay – Anche il Giappone vuole aprirsi?

Matrimonio gay anche in Giappone? A quanto pare sì. Si stanno muovendo i primi passi in tal senso...

Ken Hasebe, sindaco progressista del distretto di Shibuya, a Tokyo, ha voluto equiparare le coppie omosessuali con quelle etero. Lo scorso 28 ottobre, infatti, è stato dato il via ufficiale all’accettazione delle richieste per i “certificati di coppia”, divenuti disponibili a partire dal 5 novembre.

Sul Fatto quotidiano leggiamo che Hiroko Masuhara (37 anni) e Koyuki Higashi (30) sono stati la prima coppia lesbica ad essere riconosciuta dall’amministrazione pubblica nipponica.

Ora tutti i residenti maggiorenni del distretto legati da una relazione omosessuale potranno ottenere con più facilità contratti d’affitto e polizze assicurative familiari, potranno visitare il proprio partner in caso di ricovero ospedaliero e incontrare i medici in qualità di compagno/a del/la paziente [tutti diritti che in Italia già ci sono, lo vogliamo sottolineare! n.d.r.]. Il documento approvato da Hasebe invita, tra gli altri, ospedali e agenzie immobiliari situati nell’area del distretto, a non discriminare le coppie che presentassero i nuovi certificati per usufruire dei loro servizi, pena la pubblicazione dei nomi e una conseguente discredito per violazione dei diritti umani: in pratica liste di proscrizione e pubblica gogna. In nome della libertà. matrimonio gay_unioni civili_Galantino

I certificati sono il risultato di un’ordinanza per l’uguaglianza di genere e il rispetto per le diversità, entrata in vigore lo scorso mese di marzo. Nelle intenzioni del sindaco, il provvedimento favorirà Shibuya, perché attirerà nuovi residenti. Si tratta certamente di una decisione meramente locale e che non equipara in toto le unioni gay al matrimonio, ma ormai il dibattito sul tema si è acceso in tutto il Paese.

In Giappone non esiste ancora una legge specifica a livello nazionale contro le “discriminazioni” dei gay, e non è permesso il matrimonio per persone dello stesso sesso. Esiste però la Equality Marriage Alliance, una ong giapponese nata nel 2014 che si batte per la legalizzazione del matrimonio gay facendosi scudo dell’articolo 14 della Costituzione, che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge.

Tra i principali sostenitori della causa Lgbt in Giappone ci sono anche Akie Abe, attuale first lady, e il ministro dell’Educazione Hiroshi Hase, già attivo in questa battaglia prima della nomina governativa.

Dobbiamo aspettarci che pure un Paese così “tradizionale” come il Giapppone si apra o, meglio, si pieghi, alle pressioni delle potenti lobby Lgbt?

Redazione

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DAI TENTATIVI DI

LEGALIZZAZIONE DELLE UNIONI CIVILI

 

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