Diverse chiese protestanti hanno previsto la possibilità e la validità della celebrazione del matrimonio gay.
Questo ha creato una brusca battuta d’arresto al faticoso cammino del “dialogo ecumenico”.
In particolare ha suscitato la ferma reazione della Chiesa Ortodossa russa, riportata da LifeSiteNews (tradotta dall’Associazione La Torre): il dialogo ecumenico si è reso inutile dopo che la chiesa protestante “del Regno”, in Francia, ha votato il mese scorso per consentire ai pastori di officiare “matrimoni” dello stesso sesso e dopo che la chiesa di Scozia ha approvato le ordinazioni di “sacerdoti” già uniti in unioni civili dello stesso sesso. Vicende analoghe erano accadute tempo addietro negli USA e in Svezia.
“Coloro che ritengono l’omosessualità moralmente accettabile, hanno rifiutato il cristianesimo e stanno preparando i loro seguaci ad accettare l’Anticristo” ha detto una delle figure di spicco della chiesa ortodossa russa, P. Dimitry Smirnov, il presidente della Commissione per la famiglia, tutela della maternità e l’infanzia. Poi ribadisce che uomini e donne con sentimenti ed emozioni omosessuali devono essere trattati con la comprensione, l’accettazione, l’amore, la giustizia e la misericordia con cui devono essere trattati tutti gli esseri umani.
E le persone LGBT – checché ne dicano gli attivisti gay – sono e saranno sempre accolte con amore anche dalla Chiesa Cattolica. Ma l’omosessualità resta un peccato, l’omosessualismo un’ideologia perniciosa, e il “matrimonio” gay un “non matrimonio” contro natura.
“Quando tornerò, troverò ancora la fede sulla terra?” (Lc 18, 8)
Redazione