In Irlanda del Nord il “matrimonio” gay ancora non si può celebrare.
La leader del partito di maggioranza, DUP, nell’Irlanda del Nord (Ulster), ha bloccato l’attuazione della legge che consente il “matrimonio” gay nel Regno Unito (di cui fa parte).
Arlene Isabel Foster, è stata eletta primo ministro dell’Irlanda del Nord il gennaio 2016 ed è leader del Democratic Unionist Party dal dicembre 2015.
Ha posto il veto all’attuazione delle legge sul “matrimonio” gay e per altri 5 anni le coppie gay nord-irlandesi non potranno di fatto unirsi in “matrimonio”. La Foster ha denunciato gli attivisti gay che continuano a inviare messaggi minatori e eterofobici a lei e al suo partito.
La Foster ha dichiarato che il suo partito non è affatto omofobo, ma non può tollerare i continui abusi e messaggi d’odio che giungono via internet: se gli attivisti LGBTQIA(...) vogliono un dialogo serio e costruttivo devono finire di inviare messaggi violenti e intolleranti, minacce e roba simile.
In quanto leader del partito di maggioranza e titolare del potere esecutivo, la Foster ha detto di riflettere l’opinione della maggioranza dei nord-irlandesi che intendono proteggere il matrimonio vero e non vogliono vederlo ridefinito in qualcosa che non è matrimonio.
Del resto il popolo si era espresso recentemente in modo chiaro con un referendum sulla questione.
Intanto, dice la Foster, se gli attivisti gay continuano con queste pratiche abusanti ottengono l’esatto contrario di ciò che essi chiedono.
L’Ulster è l’unica regione del Regno Unito che ancora non consente il matrimonio gay.
Redazione
Fonte: Gaystarnews, ITV.com