Ci associamo al comunicato stampa della Manif pour tous, che qui di seguito riportiamo: siamo contenti anche noi del rinvio ad ottobre (salvo eventuali blitz ferragostani ... da certa gente c’è da aspettarsi di tutto. Per questo lasciamo un punto interrogativo nel titolo) della discussione e approvazione (eventuale) del ddl Cirinnà sul matrimonio gay (o unioni civili come dir si voglia).
Ed è certamente un gran merito del popolo del 20 giugno.
Essere contenti, però, non vuol dire essere soddisfatti: continueremo a batterci finché non sarà scongiurato del tutto il pericolo di una legge che consenta di comprare i bambini al mercato dell’utero in affitto e di privarli scientemente e radicalmente del padre o della madre.
“Il rinvio della pratica ‘unioni civili’ a ottobre è una chiara, prima vittoria del popolo che il 20 giugno ha animato a Roma l’oceanico Family Day in piazza San Giovanni”. Lo afferma in una nota Filippo Savarese, portavoce dell’associazione pro-family La Manif Pour Tous Italia, tra gli organizzatori della manifestazione. “L’approvazione slitta da un trimestre all’altro per un semplice motivo, ormai palese a tutti: il ddl Cirinnà rottama il matrimonio e apre all’utero in affitto. La mobilitazione per la famiglia e il diritto dei bambini a un papà e una mamma riprenderà a settembre più viva che mai, con l’obiettivo di evitare all’Italia il destino dei Paesi che hanno distrutto la famiglia naturale e oggi discutono di eugenetica e poligamia. Il rispetto dei diritti individuali di convivenza non c’entra niente con l’istituzione di matrimoni-bis che tolgono ai bambini la possibilità di avere un papà e una mamma”.
Redazione
DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’