L’Espresso non è un periodico bigotto, catto-fascista, omofobo. Anzi è uno di quelli pro matrimonio gay: dice che ci costa poco.
Allora, i dati governativi pubblicati dall’Espresso sui costi del matrimonio gay, anche nella forma edulcorata delle “unioni civili-che-non-prevedono-l-adozione” (che sappiamo bene sono una presa in giro, perché nel giro di due o tre sentenze creative saranno in sostanza matrimoni a tutti gli effetti con tanto di adozioni o peggio...), possiamo prenderli per buoni (anche se altri conti hanno dato risultati molto più onerosi per i contribuenti).
La Ragioneria ha dato il placet al ddl a condizione che venga posta nel ddl una clausola di salvaguardia su dove prendere i soldi. L’ipotesi è di prelevarli dal fondo per le riduzione delle tasse e dal fondo speciale di parte corrente del ministero dell’Economia”.
A noi non ci sembrano pochi: gli sgravi fiscali promessi da Renzi (a cui crederemo quando li vedremo) vanno a ridursi in proporzione ai matrimoni gay che saranno celebrati?
Con 22 o 130 milioni di euro quanti anziani, disoccupati, malati, immigrati ... (tutta gente che andrebbe assistita – giustamente – a prescindere dalle tendenze sessuali), quante famiglie in crisi si possono aiutare? Pochi? Poche? E allora meglio nessuno?
Ma alla fine le cifre pubblicate sono date assolutamente a caso, come ammette lo stesso periodico di De Benedetti:
“Va tuttavia rilevato che la relazione tecnica riconosce che i calcoli sono frutto di ipotesi, non avendo alcuna informazione di natura anagrafica e contributiva relativamente alle coppie dello stesso sesso“.
Redazione
DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’
“In dieci anni, 130 milioni. E un provvedimento che a regime ammonterà a 22 milioni e 700 mila euro”. ... Le cifre, che considerano il minor gettito fiscale, gli assegni familiari e le pensioni di reversibilità da corrispondere, sono ben lontane da quelle allarmistiche dei giorni scorsi.