19/12/2016

Matrimonio: un vero e proprio toccasana!

Unirsi in matrimonio conviene. Magari non a livello economico – segno che alle istituzioni il futuro del nostro Paese interessa ancora meno del presente – ma a livello di salute individuale e collettiva non vi sono oramai più dubbi.

Negli ultimi anni sono state condotte diverse le ricerche scientifiche sui benefici del matrimonio e le considerazioni cui sono giunte remano tutte nella stessa direzione: il matrimonio apporta numerosi benefici sociali e psicologici (non è lo stesso per i matrimoni gay, che anzi sono causa dell’aumento di suicidi), ma anche a livello di salute generale della persona e soprattutto del cuore e, secondo una ricerca appena pubblicata, per prevenire l’ictus.

Se questo ancora non bastasse, uno studio apparso sul Journal of Marriage and Family – che riprende i dati della National Longitudinal Survey of Youth condotta dal Centro per la ricerca delle risorse umane dell’Ohio, che ha coinvolto 7.057 persone tra i 15 o 20 anni – ha evidenziato una correlazione tra il matrimonio e la delinquenza. Di per sé, se il risultato fosse solo questo, non avrebbe costituito una novità. Invece la scoperta dei ricercatori sta nel fatto che anche solo la prospettiva del matrimonio entro cinque anni contribuisce a diminuire la probabilità di delinquere. Come se le persone fossero inconsciamente (o quasi) spinte a preservarsi e a prepararsi in maniera adeguata per il proprio futuro da padre o madre di famiglia.

Questa correlazione tra le azioni che si compiono e il futuro che si prospetta per la propria vita è molto interessante, oltre a mostrare inconfutabilmente che i nostri ragazzi non sono poi così sprovveduti e imbevuti d’immanentismo come crediamo. L’interesse si situa su un livello socio-educativo: semplificando, significa che se si dà forma a una società ben radicata nei valori della vita e dalla famiglia, automaticamente si avrà un adeguamento delle persone in tale direzione. Il circolo virtuoso è automatico. 

D’altronde, è lo stesso fenomeno che vediamo applicato in maniera negativa su altri temi, con una progressiva normalizzazione di alcuni fenomeni grazie al modello della finestra di Overton: introdotto l’aborto legale, gli aborti sono aumentati; legalizzata la prostituzione con le case chiuse, i clienti non sono affatto diminuiti; introdotta per legge la droga leggera, ne è aumentato il consumo... e via discorrendo.

Ogni società, in base ai messaggi che trasmette, educa i propri cittadini. Tornando dunque a investire nella una cultura della vita e della famiglia si avrà a cascata una ricaduta benefica nei comportamenti delle persone, anche e soprattutto dei ragazzi. In parte perché si tornerà ad avere una comunità educante che basa le proprie posizioni sulla legge naturale anziché sull’ideologia, e in parte perché rafforzando il matrimonio si tornerà a mettere al centro la prima – e migliore – agenzia educativa: la famiglia. 

Teresa Moro

Fonte: OSU.EDU


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