“Difendiamo la famiglia naturale!”: questo il leitmotiv della manifestazione svoltasi giovedì 12 dicembre a Crotone che ha visto scendere in piazza moltissime persone, migliaia, provenienti da 22 diverse associazioni e movimenti cattolici.
“La famiglia non è stata creata dallo Stato, ma lo precede” ha dichiarato l’Avvocato Giancarlo Cerrelli, tra gli organizzatori dell’incontro e vicepresidente dell’Unione dei Giuristi Cattolici, “essa è frutto perfetto della creatività del Creatore, che l’ha fondata come istituzione”, e quindi, ha rimarcato Cerrelli “l’uomo non può distruggerla, ma solo deturparla”.
Sempre nell’occhio del mirino è la cultura-gender, colpevole di imporre un lavaggio del cervello collettivo, utilizzando potentissimi strumenti di distruzione di ogni forma di intelletto critico, quali soprattutto taluni mezzi di comunicazione.
La manifestazione non ha avuto alcun risvolto omofobo: gli organizzatori hanno voluto da subito sottolineare come siano da denunciare anche ogni forma di insulto e violenza nei confronti degli omosessuali ma una cosa è il rispetto individuale, altra è consentire a coppie GLBT di poter accedere all’istituto del matrimonio, capacità genitoriale e tutto ciò che ne conseguirebbe.
Riprendendo le parole che Papa Francesco ha voluto dedicare agli studenti universitari romani, in cui il Pontefice incita a “non guardare la vita dal balcone” ma vivere pienamente le sfide del mondo contemporaneo, i manifestanti sono fermamente convinti della necessità di esporsi in prima persona e combattere questa battaglia, non demandando ad altri questo compito o lasciarlo in eredità alle future generazioni. Sarebbe cosa pericolosissima.
Questo incontro “non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza.” continua Cerrelli “La nostra azione dovrà quindi proseguire diventando missionari del buon senso. Non dovrà essere accompagnata da slogan semplicistici ma con ragionamenti chiari, fondati antropologicamente”.
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Redazione