L’Irlanda è scossa dal primo caso di cannibalismo salito agli onori della cronaca: ieri, nella sua casa a nord di Dublino, Tom O’Gorman è stato assassinato nel modo più cruento e disumano possibile.
L’uomo, conosciuto da tutti come una persona tranquilla e rispettata, noto militante del movimento pro-life irlandese, dopo la morte della madre ha deciso di condividere le spese con un coinquilino, l’italiano Saverio Bellante, reo confesso del truce omicidio.
Il raccapricciante resoconto viene riferito dallo stesso Bellante che, dopo aver accoltellato O’Gorman, ne ha mangiato un polmone e si apprestava a cibarsi del suo cuore. La lite pare sia scoppiata da un litigio causato da una partita a scacchi.
Ad un’Irlanda sotto shock si affianca l’intera comunità pro-life, addolorata e sconvolta.
David Quinn, amico e collaboratore di O’Gorman, ha dichiarato al sito LifeSiteNews: “Questo è uno dei peggiori crimini che si possano vedere. Questo è un’altra dimensione rispetto all’omicidio.” Quinn tiene a ricordare gli anni di militanza per la causa, scelta di vita che guidava l’esistenza di O’Gorman da due decenni, sin da quando era studente.
La comunità pro-life parla attraverso la voce del capo del Life Institute, Niamh Uí Bhriain: “Siamo particolarmente addolorati per aver perso un importante avvocato del nostro movimento.”
La preghiera in suo ricordo non poteva che essere in perfetta linea con la tradizione irlandese: “Io gcomhluadar na nAingeal bo mbeidh Sé “. Che egli possa essere in compagnia degli Angeli.
Redazione
Fonte: LifeSiteNews