21 anni fa un articolo di un noto quotidiano nazionale riportava l’ agghiacciante notizia di come i bambini abortiti negli ospedali romani venissero gettati nel fiume Tevere.
Da quel giorno ogni anno il movimento politico cattolico Militia Christi promuove una fiaccolata celebrativa come segno d’amore e di onore verso tutti quei bimbi soppressi grazie alla legge 194, della quale si chiede l’immediata abrogazione. Anche quest’anno la toccante manifestazione, svoltasi sabato 29 marzo come sempre sull’ isola tiberina, ha visto la partecipazione di tanta gente, tra cui numerosi giovani e famiglie con bambini al seguito, e ha potuto contare sull’ adesione dell’associazione Vita umana internazionale, rappresentata da Monsignor Ignacio Barreiro, il primo degli oratori che si sono sono susseguiti nel corso della manifestazione. Dopo di lui hanno preso la parola don Mark Hausmann, Armando Mantuano, candidato sindaco di Roma nella lista civica Militia Christi ed i fratelli Roberto e Fabrizio Lastei, rispettivamente responsabile e portavoce del suddetto movimento.
Tutti gli interventi, ovviamente, concordi nel la ferma condanna dell’aborto,hanno anche sottolineato come la civiltà basata sui valori morali cristiani sia pesantemente attaccata dall’offensiva omosessualista ed abortista, offensiva che sta facendo breccia addirittura negli asili e nelle scuole grazie alle varie direttive di O.M.S., U.N.A.R. e diavolerie internazionali varie.
Non sono mancati poi i riferimenti all’odiosa legge sull’omofobia, che va a minacciare la libertà d’espressione e di religione, e al dibattito sugli anticoncezionali, in particolare la pillola del giorno dopo, che il cosiddetto movimento pro-choice sta conducendo sui binari dell’ipocrisia e della falsità.
Finiti gli interventi, in un forte clima di preghiera, una corona di fiori è stata deposta nel letto del fiume per omaggiare le migliaia di piccole vittime abortite.
Al prossimo anno allora, sperando di ritrovarci prima o poi per celebrare non più tali barbarie ma la messa al bando delle leggi abortiste.
Gaetano Micheloni