C’è un’enciclica in materia di morale sessuale che ha segnato un passaggio importante nella storia della Chiesa e che ancora oggi rimane un caposaldo tanto importante, quanto controverso.
Si tratta dell’Humanae Vitae di Paolo VI, promulgata nel pieno della cosiddetta ‘rivoluzione sessuale’ e delle rivendicazioni di piazza sessantottine.
Un’enciclica coraggiosa in quanto non allineata con il pensiero del mondo, volta a ribadire il portato plurisecolare della dottrina cattolica in materia di sessualità e di contraccezione. E questo nonostante anche all’interno della Chiesa si fossero insinuate correnti volte al cambiamento: “La commissione appositamente costituita per trattare questi temi – scrive Bertocchi su La Nuova Bussola Quotidiana – si era, invece, espressa a maggioranza per un’apertura. Il professor Bernardo Colombo, membro di quella commissione e fratello del teologo di fiducia di Montini, ha scritto: ‘Mi è parso che gran parte dei teologi era entrata [in commissione] con posizioni precostituite… I più partivano da posizioni maturate in astratto’. Si intravede un disegno per ribaltare il tavolo e piegare la legge alle mode, in ossequio ad uno storicismo evolutivo che ancor oggi si alimenta di presunte ‘verità’ scientifiche. Alla stampa, guarda caso, venne consegnato uno solo dei dodici rapporti presentati al Papa; era il rapporto della maggioranza che venne fatto trapelare in anticipo, nell’aprile del 1967, per mettere pressione. Lo pubblicarono Le Monde, The Tablet e il National Catholic Reporter, una forte aspettativa per il cambiamento era stata creata nell’opinione pubblica. Ma la responsabilità nei confronti della dottrina ecclesiale ebbe per il Beato Paolo VI un’importanza decisamente maggiore di quella di sessanta esperti e dei media interessati, di fronte a lui stava, come scrisse Ratzinger, ‘il peso della tradizione’. E così venne, inattesa, l’ultima enciclica di Paolo VI”.
Nel difficile contesto attuale circa la concezione di famiglia e di matrimonio, la disponibilità della vita umana, la contraccezione e l’aumento delle difficoltà nel concepire, l’Associazione Vita è ha quindi voluto riproporre al grande pubblico gli aspetti più significativi dell’Humanae Vitae. E lo ha fatto in maniera originale, producendo il docu-film “Inattesa”: un sapiente mix d’immagini d’epoca intercalate da interviste a personalità di rilievo nel settore, sotto la regia di Domitia Caramazza.
A questo link è possibile visionare l’anteprima del docu-film: https://vimeo.com/110057764
Giulia Tanel
DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’