Il Consiglio direttivo del Movimento per la vita, riunito oggi a Roma (11 gennaio 2014, n.d.r.), aderisce con convinzione alla mobilitazione della società civile in opposizione alla legge sull’omofobia che non solo offende la libertà di manifestare il pensiero sul piano culturale e antropologico, ma ancor più nega il significato specifico della sessualità umana, svilisce il matrimonio, indebolisce la famiglia, fino alla stessa negazione della sua peculiare natura e rilevanza sociale.
Per questa ragione aderisce alle manifestazioni in atto ed in programma. Fin da oggi è in piazza a Roma con una delegazione composta da due vicepresidenti e numerosi membri del Direttivo.
Riafferma il principio di rispetto dovuto ad ogni persona umana, coerente con la propria missione istituzionale, di riconoscere, difendere e proclamare l’eguale dignità di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale, quale che sia la sua condizione.
Riconosce e afferma la bellezza ontologica della sessualità umana, e del suo naturale collegamento con la trasmissione della vita e la relazione intima di completezza e unità feconda dell’uomo e della donna, da cui discende e dipende lo stesso futuro dell’umanità, così che la vicenda dell’amore umano è al tempo stesso storia personale e vicenda sociale e pubblica, nell’ordine del bene comune.
Il Direttivo impegna le strutture territoriali e i singoli aderenti a svolgere, nel rispetto di ogni persona, tutte le azioni culturali, informative, educative necessarie, in collaborazione con il Forum delle famiglie, per raggiungere, oltre alla opposizione a questa proposta di legge, l’obiettivo della persuasione che la vita, l’affettività, la sessualità, il matrimonio, la famiglia e la trasmissione della vita sono i doni che danno all’esistenza individuale e all’esperienza sociale il loro valore di pienezza umana.
Fonte: Zenit