All’inizio del mese di giugno più di 3.000 persone, in rappresentanza dei vari gruppi religiosi del Paese, hanno sfilato per le vie della capitale della Corea del Sud, chidendo al governo di “promuovere la santità della Vita“.
Con la sfilata i manifestanti hanno espresso la loro preoccupazione per il basso tasso di natalità del Paese.
Mons. Linus Lee Seong-hyo, presidente della Commissione Pro-Vita della Conferenza Episcopale Coreana, ha affermato: “Nonostante il suo grande successo in diversi campi, la nostra nazione non è ancora sviluppata dal punto di vista della difesa della vita. Il governo deve fermare questo e dare alle persone la possibilità di fare la scelta giusta”.
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Fonte: LifeSiteNews