Lo Stato di New York ha dato alle agenzie di adozione cristiane un ultimatum: o modificano le proprie politiche che escludono i partner dello stesso sesso dalle adozioni di bambini, oppure devono chiudere i battenti. Un’agenzia cristiana che si occupa di adozioni, ha intentato nei giorni scorsi una causa federale dopo che l’Ufficio statale per i bambini e i servizi della famiglia dello Stato di New York (OCFS) gli ha recapitato un ultimatum per cambiare le sue politiche riguardo alla adozione di bimbi per le coppie omosex.
La New Hope Family Services di Syracuse, fondata nel 1965 da un pastore evangelico, cerca «di essere le mani di Cristo estese per offrire speranza e aiuto alle persone con bisogni di gravidanza, genitorialità, adozione o post-aborto». Nella denuncia presentata nei giorni scorsi si racconta di una ispezione di funzionari statali nel settembre scorso, poi di una lettera successiva e infine dell’ultimatum: o ti adegui o chiudi. La New Hope dice che ci sono numerose agenzie di adozione secolare nello Stato che lavorano con famiglie non sposate o con persone dello stesso sesso, e che il governo non ha bisogno di costringere un’organizzazione cristiana a violare la sua missione o rinunciare al libero esercizio della religione per raggiungere i suoi scopi. Nulla da fare, la Corte Federale dovrà decidere sulla denuncia, il governo liberale di New York non permette la libertà di religione e l’azione caritatevole per coloro che dissentono con i ‘dettati ufficiali’. Il liberalismo illiberale prende piede e pretende da chiunque l’obbedienza ai propri dogmi e per coloro che non sono d’accordo? Pare risuonare l’editto della Regina di Cuori: «Tagliatele la testa!».
Luca Volontè