Sta facendo discutere, in Svezia, quella che sembra essere la nuova proposta in ambito educato del governo socialdemocratico. In particolare il Board of Education avrebbe intenzione di cambiare i programmi di storia, eliminando, sembrerebbe, tutto ciò che è antecedente al 1700, quindi Antica Grecia, antica Roma o la storia relativa all Grande Potenza Svedese (periodo compreso tra il 1611 e il 1718).
Nel dettaglio dovrebbero essere interessate le classi superiori 7-9, frequentate da studenti che hanno dai 13 ai 15 anni, e che quindi saranno chiamati a concentrarsi su Hitler, sulla Seconda Guerra Mondiale e sulla successiva era postmoderno. Fin qui nulla di scandaloso, ma quello che sta facendo più discutere è l’intento, del governo, di voler far concentrare i ragazzi sulle tematiche relative al genere, al clima e alla crisi migratoria.
«È orribile, bizzarro e assurdo» ha detto il professore di Storia di Dick Harrison quando la proposta è stato presentato al pubblico, questa settimana, come riporta il sito Imola Oggi. «Come storico, sono costretto a reagire. Solo l’idea che gli antichi non siano importanti per comprendere il presente è bizzarra e assurda. Tutto ciò che ci circonda è un retaggio degli antichi greci».