04/08/2014

No all’aborto: un figlio per uscire dal giro della droga e della prostituzione

Alla fine dell’anno scorso, una donna albanese di 26 anni, a Londra, saltò dalla finestra di una clinica per aborti per evitare un aborto forzato. Oggi veniamo a sapere che la donna era vittima di tratta sessuale, e un gruppo di “sidewalk counselors” (cioè i prolife che pregano fuori dagli ospedali e offrono alle donne alternative all’ aborto ) l’hanno aiutata a fuggire dai suoi rapitori e sfruttatori.

Infatti la ragazza aveva in qualche modo fatto capire ai counselors che qualcuno la stava costringendo ad abortire e questi hanno chiamato la polizia. Mentre gli agenti dentro la clinica interrogavano i presenti, la donna è riuscita a sfuggire al controllo dei suoi sfruttatori ed è saltata giù dalla finestra.

 

Dopo di ciò la giovane è stata avviata verso un percorso di “guarigione” presso uno psicoterapeuta specializzato nel recupero delle prostitute e delle tossicodipendenti. Il dottor Hockton, che dal 2006 ha creato l’associazione “Street Talk”,  sostiene che, spesso, avere un figlio aiuta le donne che vogliono cambiare vita a mantenere i sani proponimenti: anche quelle che non possono tenere il bambino e lo danno in adozione, riescono a rigare dritto per farsi ritrovare, quando il figlio avrà 18 anni,  persone sane e presentabili.

Redazione

Fonte: LifeSiteNews

 

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