Un team di ricercatori provenienti dal Giappone e Boston hanno scoperto che sottoponendo cellule normali allo stress, esse reagiscono in modo da trasformarsi in cellule pluripotenti, in grado di riparare qualsiasi cellula del corpo. Si tratta della risposta sorprendentemente semplice ad un problema che ha ossessionato scienziati negli ultimi 15 anni.
La ricerca bomba è stata pubblicata sulla rivista Nature. I ricercatori sostengono che il loro metodo di riprogrammazione delle cellule allo stato pluripotente – che hanno soprannominato “acquisizione stimolo di pluripotenza” ( STAP, è l’acronimo in inglese) non ha niente a che fare né con la clonazione né con l’ uso di sostanze chimiche. Sulle cellule di topo funziona benissimo; gli esperimenti con le cellule umane sono in corso, ma promettono bene .
La riprogrammazione delle cellule staminali è una delle sfide più attuali della biologia: il ricercatore giapponese Shinya Yamanaka ha vinto il premio Nobel nel 2012 per la scoperta di ” cellule staminali indotte pluripotenti ” .
La figura centrale cui va il merito di questa scoperta è il dottor Charles Vacanti, un ingegnere dei tessuti umani presso il Brigham and Women Hospital di Boston. Già nel 2001 aveva pubblicato un articolo in cui sosteneva di aver scoperto un nuovo tipo di cellule staminali che aveva definito “cellule spora”. Ma gli altri scienziati erano scettici . Il Dr Vacanti, invece, ha compreso e approfondito, insieme a un ricercatore giapponese in anestesiologia , Haruko Obokata , del Centro RIKEN di biologia evolutiva a Kobe.
Essi hanno scoperto che dopo un contatto con acido o un ambiente povero di ossigeno, le cellule “stressate” si sono trasformate in pluripotenti e adeguatamente coltivate, sono diventate proprio come le cellule staminali embrionali. Non è stato creato né distrutto alcun embrione, però!
Per anni molti scienziati hanno insistito sul fatto che le barriere etiche alla ricerca distruttiva sugli embrioni dovessero essere smantellate.
Purtroppo , anche questa scoperta potrebbe dar luogo a problemi etici . Il New Scientist fa notare che se le cellule STAP sono totipotenti , potrebbero diventare embrioni e potrebbero essere impiantate in utero senza fecondazione (!)
In altre parole, i cloni come Dolly non sono in realtà una copia perfetta, quando si clonasse utilizzando questa tecnica , non si userebbe alcun uovo, quindi non ci sarebbe il DNA mitocondriale aggiuntivo: l’ embrione e la placenta sarebbero una copia perfetta dell’originale .
La scienza progredisce: all’uomo la scelta di usare il progresso per il bene, per la cura e la salvezza delle vite umane, o per giocare a fare “dio”, con conseguenze devastanti per la natura e il genere umano.
Traduzione con adattamenti a cura di Francesca Romana Poleggi
Fonte: BioEdge