Nel mese di marzo si celebra la Festa della Donna e la Giornata mondiale delle persone con sindrome di Down: abbiamo dedicato alcune pagine di questo numero di Notizie Pro Vita & Famiglia a questi temi.
Ma il focus della Rivista è incentrato sulla (dis)educazione sessuale che viene impartita ai nostri figli soprattutto nelle scuole, in modo più o meno esplicito: è un problema che ogni famiglia deve affrontare con coraggio e determinazione. Anzitutto in casa, coltivando un rapporto con i figli - anche molto piccoli - basato sul dialogo sereno, senza pregiudizi o tabù, e teso a formare e informare in modo sano e proporzionato all'età e alle richieste dei bambini anche sulle questioni attinenti alla sfera sessuale. E poi vigilando su ciò che le scuole propongono, partecipando alle riunioni, chiedendo, dialogando educatamente e pacatamente con gli insegnanti e i dirigenti e dove necessario esercitando il diritto al consenso informato sui progetti scolastici che toccano questioni sensibili. Ricordate che Pro Vita & Famiglia è sempre a vostra disposizione per darvi un consiglio o un aiuto. (Ora c'è anche un numero verde da chiamare, alla bisogna: 800 94 24 83)
Purtroppo, questa società, attraverso i media, internet e la scuola, non “educa” i nostri figli alla sessualità, ma opera la loro sessualizzazione precoce. Il “sesso” libero viene presentato come un idolo cui votare la propria esistenza, condizione necessaria e sufficiente per la felicità. Potrete leggere in proposito una carrellata sui progetti realizzati nelle scuole italiane e la testimonianza - agghiacciante - di un'ex insegnante di educazione sessuale americana.
Abbiamo poi pubblicato il contributo di don Fortunato Di Noto, che con la sua associazione Meter, da trent'anni lotta contro la pedofilia e la pedopornografia: l’ipersessualizzazione della società e la sessualizzazione precoce dei bambini, infatti, forniscono carne fresca ai pedofili, il cui motto è «Sex by eight or it’s too late» («Sesso entro gli otto anni o è troppo tardi») e che costituiscono una lobby internazionale molto potente, economicamente e politicamente.
Abbiamo infine chiesto il parere di uno psicologo del calibro di Roberto Marchesini e di una psichiatra d'eccezione, come Silvana De Mari, e ci siamo chiesti alla fine: ma, almeno, l'educazione sessuale a scuola serve a prevenire le malattie sessualmente trasmissibili e le gravidanze (e quindi gli aborti) delle ragazzine?
Sul tema della tutela della vita nascente, invece, ci siamo rivolti al professor Noia che ci ha parlato della Rete di Sportelli per l’Accoglienza delle Maternità Difficili realizzata da Il Cuore in Una Goccia.
Insomma, anche questo mese, non vi potete perdere Notizie Pro Vita & Famiglia: i nostri sostenitori ricevono la rivista a casa. Cliccate qui e la spediremo anche a voi.
Francesca Romana Poleggi